Garda

Porto Dusano, l’«operazione Concordia» avanti tutta

Al lavoro 30 uomini per recuperare il relitto della Lazzaro Mocenigo affondata a Porto Dusano: raddrizzata di un metro
Il Lazzaro Mocenigo «risorge»
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Al lavoro dalla prima mattinata 30 uomini per recuperare il relitto della Lazzaro Mocenigo affondata a Porto Dusano di Manerba un paio d’anni fa.

Il vecchio piroscafo, lungo 42 metri per 135 tonnellate di stazza, è semiaffondato a fianco della banchina del porto. Battello della Navigarda datato 1894 era adibito fino a qualche anno fa a bar-ristorante galleggiante, ma è ormai dismesso da tempo.

Da questa mattina sono in funzione 13 pompe che aspirano 30mila litri di acqua al minuto, ma a quanto pare lo sforzo in atto non basta. L’imbarcazione è ancora inclinata su un fianco e la battaglia contro l’acqua prosegue.

  • Operazione Concordia in corso
    Operazione Concordia in corso
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  • Operazione Concordia in corso
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L’auspicio è quello di poter concludere in serata l’Operazione Concordia e poter così riportare l’imbarcazione a Peschiera. Ma bisognerà attendere di capire se lo svuotamento della Lazzaro Mocenigo sarà rapido e quanto. Dopo che per ore il piroscafo si era raddrizzato di soli 5 centimetri, attorno alle 14 la barca si è riportata di un metro sull'asse di navigazione.

All’opera ci sono Volontari del Garda, di quelli della Protezione civile Franciacorta, della Valcarobbio e dei Paracadutisti di Calcinato.

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