Garda

Il lago di Garda come Loch Ness? Si cerca Bennie

La «Iena» Berry sul Benaco con i sub di Deep Explorers per cercare il mostro che apparve nell'estate del 1965.
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Il Garda come Loch Ness? Un abominevole mostro nuota indisturbato nelle buie profondità del lago? È quanto vogliono appurare gli «indagatori» dell'occulto della trasmissione «Mistero», in onda su Italia Uno.

Oggi il conduttore Marco Berry sarà sul Garda per far luce sulla leggenda del lucertolone che, come il cugino scozzese Nessie, vivrebbe nelle profondità melmose del lago. Il suo nome è Bennie (da Benaco) e sarà il protagonista della puntata «Il mostro del Garda» che aprirà la stagione 2013 della trasmissione tv. Questa mattina - dopo un collegamento in diretta alle 10 con «Mattino Cinque», su Canale 5, condotto da Federica Panicucci - la «Iena» Berry si imbarcherà sul Capitano Nemo, la barca dell'associazione Deep Explorers di Angelo Modina, artefice di innumerevoli scoperte nelle profondità gardesane, per seguire il filo dei presunti avvistamenti della creatura degli abissi benacensi. Il Capitano Nemo farà rotta su Punta San Virgilio, sulla sponda veronese, fino alla Baia delle Sirene, una delle zone più suggestive del lago dove, il 17 agosto del 1965, davanti agli occhi di increduli turisti si verificò un fatto eccezionale.

Scrissero i giornali locali: «Una trentina di persone, inglesi, tedeschi, italiani e la giovane americana Camille Finglet, hanno assistito all'emersione di una specie di grosso serpente lungo una decina di metri, con un diametro di una ventina di centimetri e quattro gobbe. Di color marrone, la Nessie del Garda procedeva con un movimento ondulato sulla superficie del lago». Pare che nei giorni successivi lo stesso animale sia stato avvistato sia sulla sponda veronese che su quella bresciana, tra Gardone e Salò. Luigi Malfer, un pescatore di Garda, mette in correlazione l'avvistamento del mostro con un altro fatto insolito occorso in quegli stessi giorni: le reti lasciate dai pescatori nella Baia delle Sirene furono strappate e oltre cinque quintali di sardelle vennero divorati da un predatore misterioso.

Questi avvenimenti al confine tra realtà e leggenda sopravvissero nella fantasia popolare dei gardesani, che da sempre vociferano dell'esistenza di «qualcosa» che abita le grotte subacquee degli abissi, là sotto, dove la luce non riesce ad arrivare. Altre testimonianze sulla presunta esistenza di un mostro gardesano risalgono a tempi ancora più remoti. Nella sua «Historia della Riviera di Salò», lo storico Bongianni Grattarolo parla di mostri «smisurati e deformissimi», avvistati sotto le rupi dell'isola del Garda, e di caverne «oscurissime e profondissime» in cui nuotavano creature che terrorizzarono chi le vide.

Berry assisterà all'immersione dei sub della Deep Explorers. Con loro scenderà in acqua anche il Rov «Nicolus», il robot subacqueo dell'associazione che ha già svelato numerosi segreti degli abissi gardesani. Mostro o no, la leggenda di Bennie potrebbe avere lo stesso effetto della cara Nessie scozzese: nessuno l'ha mai vista davvero, ma tutti gli anni innumerevoli visitatori raggiungono il celebre lago di Loch Ness, per la felicità del turismo locale.

Simone Bottura

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