Economia

«Waste your soul», l'app che aiuta ong e rifugiati

Il bresciano Nicola Zanola è a capo del team che sta sviluppando un'app per raccogliere fondi a favore delle ong
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«La felicità ha un valore pubblico». 

Nicola Zanola ha un approccio filosofico alla vita, ma i ragionamenti e le speculazioni che accompagnano le sue attività hanno un valore per niente astratto. Il trentaduenne bresciano è a capo del team che sta sviluppando «Waste your soul», un’applicazione pensata per raccogliere fondi a favore delle ong che si occupano di rifugiati. 

Si tratta di una sorta di Instagram della beneficenza, tanto che il progetto è stato ribattezzato «Charitygram»: basterà pubblicare una foto online e decidere di associare a quel post una donazione via Paypal per cominciare a sostenere l’attività umanitaria con i profughi. L’idea è stata premiata al Techfugees di Torino, a fine maggio, una competizione nata proprio per trovare idee innovative in ambito tecnologico per aiutare i migranti in arrivo in Europa. 

Il premio? La possibilità di sviluppare l’app al Motorola Solutions di Berlino, un prestigioso centro dedicato all’innovazione. 

«In giuria c’erano persone che fanno parte del mondo delle ong - racconta Zanola -. Vuol dire che l’idea è stata ritenuta utile da chi lavora nel settore e ne conosce le problematiche». 

Con Zanola lavorano Matteo Sorlini, designer bresciano, e un team di sviluppatori tra Milano e Torino. 

«Vogliamo superare il concetto di beneficenza basata sul senso di colpa - spiega - e associare alla donazione l’idea di felicità». 

Prendete Amazon: quando fate un acquisto potete condividerlo su Facebook. Con Wys potrete invece condividere una foto per voi rappresentativa e segnalarla con un marchio che indica la donazione fatta. 

«Gli altri sistemi di donazione, ad esempio quello via sms, hanno diversi problemi: sono costosi, episodici e non creano interesse a lungo termine. Con la nostra app vogliamo coinvolgere gli utenti, soprattutto la generazione che usa la tecnologia in maniera naturale». 

Lo scopo di Wys è fare sì che il flusso di denaro verso le ong, che spesso hanno il problema di non poter contare su fondi certi, sia il più costante possibile. Nella prima fase ne verrà scelta una per concentrare l’attenzione della community che userà l’app su una causa specifica. L’applicazione servirà anche a condividere notizie sul mondo dei rifugiati e su progetti umanitari. 

Il percorso di Zanola e colleghi è solo all’inizio, ma i primi passi sono promettenti: il 20 giugno, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, a Londra è stata lanciata Basefugees, una piattaforma per l’incontro tra Ong, start up e investitori. E tra i progetti lanciati ci sarà proprio Wys.

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