Economia

Stefana: un'offerta per via Bologna e speranza per 190 lavoratori

La società turco-tedesca Ekinci sarebbe pronta a versare 20 milioni di euro per immobili, mezzi e merci stoccate
STEFANA: VERSO UN EPILOGO POSITIVO
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Dopo la cessione dei rami d’azienda di Ospitaletto, via Brescia a Nave e Montirone ai 3 nuovi proprietari –Esselunga, Feralpi e Alfa Acciai – si avvia verso una conclusione positiva la vicenda della Stefana, in concordato preventivo dalla scorsa estate.

Sarebbe giunta infatti al liquidatore giudiziale l’offerta della società Ekinci, turco-tedesca, attiva nel settore siderurgico, per il sito di via Bologna a Nave, per cui fino ad oggi tutte le aste erano andate deserte. L’investitore straniero, che sarebbe pronto a versare 20 milioni e mezzo di euro per immobili, mezzi e merci stoccate, secondo quanto prevede il bando, dovrebbe anche impegnarsi ad assumere i 190 lavoratori che dallo scorso 3 giugno non possono più contare nemmeno sugli ammortizzatori sociali.

Il liquidatore attende eventuali offerte al rilancio, per incrementare le entrate nelle casse del concordato a tutto vantaggio dei creditori. La vicenda comunque sembra destinata a chiudersi entro il mese di luglio con la salvaguardia di tutti i 560 posti di lavoro suddivisi nei 4 rami d’azienda della Stefana.

 

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