Economia

Nomisma: «Vendite di case in ripresa a Brescia»

Resta molto alta la quantità di invenduto. Bene il residenziale, male i negozi
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Il mercato immobiliare di Brescia nel corso del 2014 ha fatto registrato qualche timido segnale di ripresa; lo stesso clima di fiducia degli operatori per il 2015 non è più negativo. È quanto emerge dall'Osservatorio sul Mercato Immobiliare, marzo 2015 curato da Nomisma, presentato ieri a Milano.

Allo stesso tempo gli operatori segnalano significative quantità di immobili invenduti, a fronte di una domanda che si mantiene debole. Nel 2014 - secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate - le compravendite sono risultate in leggero aumento in tutti i mercati analizzati. Le difficoltà del mercato sono legate all'allungamento dei tempi medi di vendita in tutti i comparti, in particolare per i negozi. Le previsioni per il 2015 sono per una sostanziale stabilità rispetto ai valori e numero dei contratti, con una possibile crescita dei volumi transati solamente nel settore residenziale.

Sul fronte delle abitazioni si riscontra il nuovo rialzo del divario medio tra prezzo richiesto e prezzo effettivo (19,5% per le abitazioni usate e 14,5% per quelle nuove). I prezzi medi di vendita presentano una flessione del 2,4% per le nuove e del 2,1% per le usate. I rendimenti medi lordi rimangono inalterati al 5,0%. La domanda residenziale si rivolge per il 60% alla locazione e per il 40% all'acquisto, con un ricorso al mutuo (82,5%) maggiore rispetto alla media degli acquirenti delle 13 città intermedie monitorate da Nomisma.

Il mercato dei box e garage nel corso del 2014 si è presentato stabile nelle quantità scambiate, con caratteristiche diverse rispetto agli altri comparti. Un segnale incoraggiante viene dal calo dei tempi medi di vendita e locazione, ora pari rispettivamente a 7 e 3,5 mesi. Gli sconti medi praticati risultano al di sopra del 10% e i rendimenti medi lordi annui pari al 5,2%.

Sul fronte dei negozi si è avuto nel 2014 un aumento (irrisorio) dei contratti rispetto al 2013 che non permette di parlare di inversione di tendenza. Si riscontra un aumento dello sconto praticato sul prezzo inizialmente richiesto (19%). I rendimenti medi da locazione (5,7%), nonostante siano in crescita, rimangono i più bassi delle 13 città esaminate da Nomisma

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