Economia

Made in steel chiude a quota 14700 visitatori

La fiera dell'acciaio cresce del 15% rispetto al 2015
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Cala il sipario sulla settima edizione di Made in Steel, la principale fiera del Sud Europa dedicata alla filiera dell’acciaio. L’evento, conclusosi ieri dopo tre giorni di lavori, ha fatto registrare una crescita del 15% delle presenze rispetto al 2015, con 14.714 visitatori.
Nell’ultima giornata della fiera si è tracciato inevitabilmente il nuovo scenario del mondo dell’acciaio, tra volatilità in aumento e prezzi in contrazione, ma con qualche segnale di miglioramento a livello macroeconomico. Si muove tra questi tre assi l’industria siderurgica: questo quanto emerso durante il convegno «Mercato dell’acciaio: quali attese per il 2017 e 2018?», organizzato da Siderweb. «Le previsioni del Fmi sono in miglioramento - ha spiegato Andrea Beretta Zanoni, Professore Ordinario dell’Università di Verona -, anche se l’Italia rimane contraddistinta da un aumento del Pil contenuto».
Anche la situazione dell’edilizia europea, il settore che consuma la maggior quantità di acciaio, volge al sereno: entro il 2021 si registrerà un incremento della produzione di sei volte superiore a quello del periodo 2012-2016. Le quotazioni delle materie prime hanno subito un trend di diminuzione, che ha colpito soprattutto il minerale «sceso del 35% negli ultimi mesi» ha detto il prof. Achille Fornasini, ma che non ha lasciato indenne nemmeno coke (-33%) e rottame. Conseguentemente i prodotti finiti in acciaio subiscono anch’essi un trend depressivo.

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