Economia

La Garman al capolinea: sfuma l'opzione concordato

Per il Tribunale di Brescia non c’erano più i presupposti per la prosecuzione del progetto di concordato
Roby Baggio con la maglia delle Rondinelle «firmata» Garman
Roby Baggio con la maglia delle Rondinelle «firmata» Garman
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Per il Tribunale di Brescia non c’erano più i presupposti per la prosecuzione del progetto di concordato. Per la Garman è inesorabilmente scattato il fallimento

La sentenza pubblicata nei giorni scorsi mette così la parola «fine» alla storia di questa società fondata nel 1985, inizialmente dedita alla produzione e vendita di abbigliamento sportivo e che vede tra i suoi soci oltre a Luigi Stroppa e Angelo Vitale Mantelli (accomandatari) anche gli ex calciatori Giovanni Stroppa e Filippo Galli (soci accomandanti).

La Garman aveva già vissuto momenti difficili in passato. A metà 2006, Mantelli e soci hanno ceduto in affitto un ramo d’azienda (comprensivo del marchio) alla allora neo costituita Garman Group, guidata da Osvaldo Scalvenzi. Quest’ultima realtà ha continuato così a commercializzare articoli sportivi nello stabilimento di via Porzano, a Manerbio, sede storica di quella Garman che agli inizi del Duemila vestì anche il Brescia Calcio capitanato da Roberto Baggio.

Una volta siglati i contratti d’affitto di ramo d’azienda e di locazione dell’immobile, la Garman di Mantelli e Stroppa ha intrapreso la via del concordato preventivo per sanare la sua posizione finanziaria. La procedura è stata omologata dal Tribunale di Brescia nell’aprile 2007.

Con il passare del tempo, però, la situazione della società di Manerbio si è complicata ulteriormente. Lo dimostra il fatto che nell’ultimo rendiconto presentato dal commissario giudiziale del concordato (la professionista Giovanna Lombardi) emergono crediti verso la Garman Group per oltre 700mila euro.

Non sono altro che alcuni canoni di locazione mai versati dalla società di Osvaldo Scalvenzi. Che non più tardi di alcuni mesi fa ha inviato alla Garman pure la disdetta del contratto d’affitto d’azienda.
Ipoteca. Nel frattempo, la banca Monte dei Paschi di Siena, che vanta un’ipoteca sul fabbricato di via Porzano e un credito di oltre un milione di euro nei confronti dell’impresa guidata da Mantelli e Stroppa, ha avanzato in Tribunale un’istanza di fallimento verso la stessa Garman. Tale richiesta è stata valutata nei giorni scorsi e quindi accolta dai giudici bresciani, che hanno poi affidato la procedura fallimentare al commercialista Andrea Reali (Studio Facella). La prima udienza dei creditori è fissata al 7 marzo. 

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