Economia

I gioielli (e i conti) Pandora brillano meno del previsto

I ciondoli non danno i risultati attesi e così il colosso danese della gioielleria a prezzi accessibili perde il suo Ceo
Una vetrina del gruppo danese - © www.giornaledibrescia.it
Una vetrina del gruppo danese - © www.giornaledibrescia.it
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I ciondoli non danno i risultati attesi e così Pandora, colosso danese della gioielleria a prezzi accessibili, perde il suo Ceo. Anders Colding Friis lascia la guida del gruppo che ha nei pendenti per braccialetti il suo prodotto simbolo. Lo fa nel giorno in cui vengono diffusi risultati del secondo trimestre, con ricavi a 4,8 miliardi di corone danesi (646 milioni di euro), in crescita del 4% ma nella parte bassa delle stime (+4-7%) che per giunta erano appena state ribassate lunedì rispetto alle previsioni originarie (+7-10%).

Anche i margini deludono. L’ebitda è a 1,5 miliardi di corone, (200 milioni di euro) in calo dagli 1,6 miliardi dell’anno scorso, ma soprattutto con un ebitda margin del 31,1%, sotto l'atteso 32% (stima che anche in questo caso era appena stata ribassata dal 35%). «Crediamo ancora nella nostra strategia verso il 2022, ma ci siamo resi conto che siamo stati troppo ottimisti sulla velocità dell’impatto dei nuovi prodotti - ha detto Colding Friis -. Stiamo prendendo le giuste iniziative strategiche, ma la transizione richiederà più tempo del previsto».

Pandora già ha iniziato le ricerche del nuovo Ceo. Per rafforzare il management ha assunto l’ex Ceo di Body Shop, Jeremy Schwartz come Chief operating officer. Guiderà il gruppo assieme al Cfo Anders Boyer fino alla nomina di un nuovo A.d. A pesare sui conti sono stati i risultati dei nuovi «charms» che «non stanno alimentando il recupero dei ricavi come previsto». Inoltre la riduzione delle scorte nel wholesale sta pesando sulle previsioni 2018 di fatturato. Inoltre c’è stata una crescita dei ricavi più debole del previsto a luglio e l’aumento dei costi di produzione.

Se qualche giorno fa il profit warning aveva provocato uno scivolone di oltre il 20% in Borsa a Copenaghen, ieri i titolo è schizzato in rialzo, chiudendo a +3,6% a 354 corone danesi. Il valore di Pandora si è ridotto di quasi di un terzo dal gennaio 2016, quando sfiorò le 1.000 corone.

 

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