Economia

Dopo Parigi la paura di viaggiare: agenzie in crisi

Le agenzie di viaggio fanno sistema e cercano dialogo con istituzioni, fornitori e istituti di credito
Agenzia di viaggio (simbolica)
Agenzia di viaggio (simbolica)
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Paura di viaggiare. Il problema non è circoscritto ad alcune località, ma riguarda la voglia di partire dei bresciani, che dopo i recenti attentati di Parigi si sentono più sicuri a casa piuttosto che nelle grandi capitali o nelle località di villeggiatura più in voga.

 A farne le spese le agenzie di viaggio, trecento in totale nella nostra provincia, ma poco più di un centinaio se si escludono i franchising.

Una situazione che ha spinto gli agenti a fare sistema con la costituzione di tre tavoli per cercare un dialogo con istituzioni, fornitori e istituti di credito, nella speranza di ottenere qualche agevolazione con cui superare le difficoltà del momento.

Dopo i lunghi anni della crisi, infatti, alla concorrenza dei gruppi organizzati e delle agenzie on-line, adesso si somma la paura degli attentati. L’ennesima tegola che piomba su un settore già messo alla prova e che adesso deve fronteggiare il problema delle disdette.

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