Economia

Caldo e siccità, Coldiretti chiede lo stato di calamità

Campagne a secco nel Bresciano e in mezza Lombardia: Coldiretti chiede lo stato di calamità per l'agricoltura
Campi a secco, Coldiretti chiede lo stato di calamità per l'agricoltura
Campi a secco, Coldiretti chiede lo stato di calamità per l'agricoltura
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Campi a secco per l’assedio del caldo, la Coldiretti Lombardia chiede lo stato di calamità per l’agricoltura. «Le temperature delle ultime due settimane - spiega Ettore Prandini,
Presidente della Coldiretti regionale - hanno fatto precipitare la situazione, in particolare nel Mantovano, in parte del Milanese, nel Cremonese, nel Bresciano e nel Comasco».

Le principali colture a rischio sono il mais che, coltivato su oltre 330 mila ettari, è la base dell’alimentazione degli animali nelle stalle lombarde, la frutta e gli ortaggi, compresi i trapianti di maggio e giugno del pomodoro. Mentre sono già stati persi 20 milioni di litri di latte di mancata produzione perchè le mucche stanno facendo il 10 per cento di latte in meno e i suini non riescono a mangiare a causa dell’afa».

Nel Bresciano in particolare, a destare preoccupazione, sarebbe lo stato del Mella, di fatto a secco.

 

 

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