Economia

Cala la disoccupazione a Brescia, è la prima volta da 7 anni

Per la prima volta, dal 2010, sono cresciuti anche i contratti a tempo indeterminato
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Per la prima volta negli ultimi 7 anni il tasso di disoccupazione in provincia di Brescia è diminuito: si è passati dal 9,1 del 2014 all’8,7% del 2015. E per la prima volta dal 2010, nel 2015 i contratti a tempo indeterminato sono cresciuti di quasi 3mila unità. Lo dice il rapporto 2015 sul mercato del lavoro in provincia di Brescia elaborato dal Centro studi di Aib. Il miglioramento pare generalizzato, ma su alcune variabili sono ancora distanti i numeri del 2007 pre-crisi ed è aumentato il divario con altre aree europee, come la Germania.

A trainare l’evoluzione positiva dei flussi occupazionali è stato il +47,2% di contratti a tempo indeterminato stipulati. "Oltre al Jobs act, sicuramente anche la detassazione ha avuto il suo risultato. Speriamo che il governo possa concentrarsi oggi su altri temi scottanti, come la politica industriale e la riduzione dell'imposizione fiscale" ha detto il vicepresidente di Aib, Paolo Streparava. 

Lo studio ha preso in considerazione 235 imprese (tra loro tutti i big player associati ad Aib), per la maggior parte in metallurgia e meccanica, con un totale di oltre 27mila addetti. Il 97% è impiegato con un contratto a tempo indeterminato; tra loro, solo il 19,7% è donna; il 65% è operaio. “Particolarmente allarmante” per Aib è il tasso di disoccupazione giovanile, che sfiora il 40%: vuol dire che non trovano lavoro 13mila ragazzi tra i 15 ed i 24 anni, 4 volte tanto rispetto al 2007.

Nel 2015, poi, ci sono state quasi 35 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate, in calo del 22,8%. Un po’ perché è migliorato il contesto ciclico, un po’ per il blocco delle procedure di autorizzazione. "Purtroppo vediamo segnali di regressione, non tali da farci pensare a una nuova situazione di grande incertezza, ma al 2016 non stiamo guardando con tranquillità" ha detto Streparava.  

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