Brescia e provincia: 45.000 senza un lavoro
I dati certificano una realtà che i bresciani conoscono bene. Negli ultimi mesi, il numero di coloro che sono restati senza lavoro è paurosamente aumentato. Il tasso ufficiale provinciale, rilevato dall’Istat, dice di una disoccupazione all’8,4% (8,1% per gli uomini e 8,8% per le donne). Certo, Brescia sembra essere un’isola felice se si considera il tasso medio nazionale (13%) ma, in realtà, il fenomeno è molto preoccupante.
Prima dell’inizio della crisi, nel 2008, la disoccupazione a Brescia si aggirava poco sopra il 3% (a parte il 2005, quando il tasso provinciale raggiunse il 4,2%). Nel 2009 è avvenuto il balzo al 5,3%, poi 5,8% nei due anni successivi e 6,8% nel 2012. Ma lo scorso anno la situazione si è decisamente aggravata.
Secondo i dati di Aib, sono 45.000 i bresciani disoccupati.
Il fenomeno, peraltro, tocca sempre più i giovani, spesso espulsi dal mondo del lavoro al termine di un contratto a tempo determinato. Un dato che, a livello nazionale, lascia quasi senza parole: i disoccupati tra 15 e 24 anni sono al 42,3%. Anche in questo caso, a Brescia va meglio, ma il trend non può lasciare tranquilli.
La disoccupazione giovanile nella nostra provincia è infatti al 24,5%, in netta crescita rispetto agli anni precedenti. Nel 2012 era al 23,1%, al 16,7% nel 2010 e al 6,1% nel 2008.
Considerando la fascia di età tra 15 e 29 anni, secondo l’Istat, in provincia di Brescia la disoccupazione è del 18,6%, contro il 14,7% di un anno fa e il 4,5% del 2008.
Negativo anche il dato relativo ai giovani tra 25 e 34 anni: il tasso è al 9,8%, quasi raddoppiato rispetto al 2012 (e nel 2007 era al 2,9%).
Guido Lombardi
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