Economia

Automazione ecosostenibile nel nuovo magazzino Pedrali

Presentato il nuovo locale di stoccaggio dell'azienda di Palazzolo, tra design e attenzione all'ambiente
  • Il nuovo padiglione della Pedrali
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Uno spazio produttivo che coniuga design, funzionalità ed attenzione all’ambiente. 

È questa in sintesi la filosofia che sta alla base del nuovo magazzino automatico della palazzolese Pedrali, che ha il suo quartier generale a Mornico al Serio, nella Bergamasca, e che l’altro pomeriggio ha presentato il nuovo locale di stoccaggio delle proprie creazioni, sedie ed altri elementi d’arredo in stile contemporaneo. 

L’inaugurazione, alla quale hanno partecipato circa 300 persone provenienti da tutto il mondo e operanti perlopiù nei settori del design, dell’architettura, dell’arte e della stampa specialistica, si è rivelata un viaggio straordinario attraverso un’azienda che è riuscita a raggiungere negli anni (è nata nel 1963) il connubio perfetto tra produzione e arte, strizzando un occhio anche all’attenzione verso il territorio.

Già, perché «Fili d’erba», questo il nome di quell’opera architettonica che è il nuovo magazzino, è stata progettata e realizzata dall’architetto Cino Zucchi e dalla sua squadra di professionisti, già nota per le torri del Keski Pasila di Helsinki e per il Museo dell’Automobile di Torino, utilizzando uno stile che richiama le fondamenta del brand Pedrali. 

Le quattro pareti dell’edificio, 7mila metri quadrati per 29 metri di altezza, sono rivestite in pannelli coibentati lisci di color alluminio naturale, al di sopra dei quali sono presenti una serie di elementi semplici realizzati con profilati di alluminio estrusi che danno origine ad un impatto visivo che ingloba linee verticali ed oblique, quasi per l’appunto dei grandi fili d’erba che offrono ritmo e misura alla superficie delle facciate. 

La costruzione non è solo interessante dal punto di vista architettonico. È anche funzionale al massimo per le esigenze presenti e future dell’azienda, che ha preferito ampliarsi in altezza riducendo il più possibile il consumo di suolo. 

«Si tratta di una struttura all’avanguardia, realizzata negli ultimi tre anni partendo da studi e analisi che ci hanno svelato di cosa avessimo realmente bisogno per soddisfare al meglio gli ordini e ottimizzare produzione e distribuzione - ha commentato l’amministratore delegato Giuseppe Pedrali -. Cinque trasloelevatori, 135 metri di lunghezza delle corsie, 16.880 posti pallet, uno skytrain e otto navette sono i punti di forza di un magazzino che risponde alle nostre esigenze e ci consente di continuare a realizzare prodotti 100% made in Italy e di creare posti di lavoro per un territorio che rispettiamo profondamente».

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