Economia

Antibatteriche e antisettiche: le calze del futuro sono bresciane

Il progetto di Futura Filati finanziato dalla Regione per 800mila euro, la produzione avviene in 2 stabilimenti in Bosnia
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Un filato antibatterico, antisettico ed emostatico senza rischio di rilascio, ideale per calze e tessuti tecnici e sanitari. È il progetto brevettato dalla bresciana Futura Filati e finanziato con una cifra di quasi 800 mila euro dalla Regione Lombardia nell'ambito del bando «Smart fashion and design», bando messo in pista per sostenere progetti di sviluppo, innovazione e ricerca nella filiera della moda e del design che nel bresciano ha premiato ben 15 realtà con una dotazione di 6,7 milioni di euro sui 30 a disposizione.

La tecnologia produttiva brevettata da Futura Filati - srl nata da una costola della camuna Franzoni Filati ed operante nel mercato per la produzione di filati in cotone e altre fibre in taglio cotoniero - ricalca ed evolve l'antico progetto dell'azienda madre del cotone antisettico per garze e tamponi. In pratica, si basa su un processo di sintesi che «razionalizza» il legame che si forma tra il tessuto e la molecola antibatterica facendo in modo che l'antibatterico non sia soggetto ad alcun rilascio sulla cute o sull'ambiente.

Così, l'antibatterico svolge la sua azione per lungo tempo, anche dopo numerosi lavaggi, contrariamente alle altre soluzioni concorrenti. Il progetto al momento è approdato al TRL 6 (la scalda del Technology Readiness Level, vale a dire «Livello di Maturità Tecnologica», va da 1 a 9) con il deposito di 3 brevetti a cui seguiranno le fasi di sviluppo sperimentale oggetto del contributo che dovrebbero portare il TRL a 9.

Futura Filati srl (la sede è in via Cefalonia) nasce in seno alla Franzoni Filati di Esine, storica azienda camuna della famiglia Franzoni (la fondazione risale al 1962) che nel 2012 ha dislocato l'attività produttiva in Bosnia Erzegovina, a Dubica, sul confine croato, dove hanno sede oggi 2 stabilimenti. Controllata dalla Franzoni RE srl, presieduta da Maria Patrizia Franzoni, Futura Filati ha chiuso il 2016 con ricavi a quota 27,5 mln di euro (-13% sul 2015, "per la progressiva uscita dal mercato e clienti dei prodotti standard compatti il cui livello di marginalità non remunerava adeguatamente il costo di acquisto e di finanziamento del circolante") e utile netto pari a 673 mila euro (nel 2014 aveva chiuso a -64.604 e nel 2015 a -716.390 euro). I dipendenti sono 14.

Lo sviluppo del nuovo filato antibatterico costituisce una delle 2 linee strategiche del piano industriale 2016-2019: l'altra riguarda l'acquisizione di nuove quote di mercato sui prodotti «specialties» con tecnologia compatta alternativa, incrementando la quota di mercato nei mercati dei filati con mischie intime pregiate, cashemire e lana. Dal novembre 2016 - si legge nella relazione sulla gestione allegata al bilancio - l'azienda ha un contenzioso con l'Agenzia Entrate sulla valutazione del valore del ramo d'azienda della controllata croata Dubicotton ceduto a Futura Filati nel dicembre 2014.

 

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