Economia

Abbonamenti Alta velocità, «aumenti tariffari illegittimi».

Federconsumatori si rivolge all'Antitrust: secondo l'associazione c'è abuso di posizione dominante da parte di Trenitalia
La stazione ferroviaria di Brescia
La stazione ferroviaria di Brescia
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Sospendere gli aumenti tariffari sugli abbonamenti all’Alta Velocità, riconoscendo l’abuso di posizione dominante assunta da Trenitalia nell’offerta di questi servizi.

È quanto Federconcumatori e Comitato Nazionale Pendolari hanno chiesto all’Antitrust, con un esposto presentato nelle scorse ore.

L’azione legale punta a dimostrare l’assenza di alternative per i pendolari al servizio di trasporto Alta Velocità erogato da Trenitalia e dunque l’illegittimità dei rincari degli abbonamenti ferroviari, in media del 35%.

Ampia la platea di pendolari interessati dal provvedimento, tra cui circa 300 bresciani. Esclusi invece i 400 che nelle scorse settimane hanno scelto di sottoscrivere il nuovo abbonamento integrato full, messo a punto con la collaborazione di Regione e Comuni capoluogo per l’accesso anche alla rete urbana dei trasporti.

L’incremento spropositato dei prezzi degli abbonamenti dell’Alta Velocità comunque non si può risolvere con bonus regionali, secondo Federconsumatori, che paventa il rischio di discriminazioni tra pendolari di regioni diverse.

A tal proposito è stato richiesto un confronto urgente sul tema anche con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.

 

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