Cultura

Una festa che cresce: l'Opera conquista i bresciani

La terza edizione della Festa dell'Opera è un successo: alta qualità, offerta varia, strade e piazze piene.
Opera in città, la festa è per tutti
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Contarle è difficile, se non impossibile. Ma le stime fatte ieri parlano di oltre 40mila presenze. Più dell'anno scorso, comunque, sostiene raggiante il sovrintendente del teatro Grande, Umberto Angelini, promotore di una Festa dell'Opera che alla terza edizione ha raccolto un successo straordinario tra i bresciani. 

Un successo nel segno di Puccini e di Madame Butterfly, filo conduttore di una giornata iniziata alle 10 e finita oltre la mezzanotte con la grande esibizione di Daniela Dessì in piazza del Foro, davanti a un Capitolium che finalmente inizia a trovare un ruolo centrale nell'offerta culturale e turistica della città. 

Il centro storico invaso dalla musica, a partire dal ridotto del Grande, ma anche la casa di riposo Casa d'Industria, la Mensa Menni o la Coop di via Mantova, in cui è andato in scena un flash mob lirico. 

Una festa unica in Italia (dedicata al Maestro Agostino Orizio, scomparso pochi giorni fa) con un programma ricchissimo scandito dal Gala puccciniano nel massimo teatro cittadino, dall'aperitivo pucciniano in piazza Paolo VI, dal picnic&Opera in largo Formentone, dalle improvvise incursioni liriche in corso Zanardelli o piazza Loggia. Una festa accompagnata dai locali che hanno proposto menù a tema e resa viva da un pubblico, non è retorica, partecipe e entusiasta. Può diventare un marchio per Brescia? E' un lavoro appena iniziato: di sicuro, il capitale raccolto in queste prime tre edizioni è prezioso. 

"E' un dovere degli addetti ai lavori innalzare continuamente la qualità delle proposte", ha affermato il direttore artistico, Umberto Fanni. E sabato sera la qualità è stata salutata dai meritati applausi.

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