Cultura

Omar: il debutto inglese è un successo

Il pubblico gli chiede di cantare “One more song”. Un'altra canzone. Il rocker ha scaldato lo storico locale con un'ora di rock di qualità
Omar Pedrini, successo a Londra
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Il pubblico gli chiede di cantare “One more song”. Un'altra canzone. E Omar Pedrini, alla fine, può sorridere, perché il suo debutto assoluto su un palco inglese, al Water Rats di Londra, è un buon successo.

Passata l'apprensione per una vigilia rovinata da un attacco febbrile, il rocker ha scaldato la saletta dello storico locale vicino alla stazione di Kings Cross con un'ora di rock di qualità.

In scaletta alcuni brani dell'ultimo disco “Che ci vado a fare a Londra?”, tra cui “Nina”, “Gaia e la balena” e la toccante “Italia”. Non sono però mancate perle del tempo dei Timoria, come “Sole spento” e “Sangue impazzito”.

Solida la performance della band, completata da Marco Grasselli all'elettrica, Larry Mancini al basso e Alberto Pavesi alla batteria. Un crescendo di canzone in canzone la presenza scenica di Pedrini. Tanti i bresciani e gli italiani tra il pubblico, almeno 150, presente nella saletta in cui dei giovanissimi Oasis fecero il loro debutto londinese oltre 20 anni fa.

E a proposito di Gallagher, la chiusura è stata affidata a Oh Cecilia (Un gioco semplice)”, cover di un pezzo di Noel, suonata per la prima volta dal vivo sul palco del Water Rats.

Daniele Ardenghi

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