Cultura

Live tra i viaggi degli Orb e l'ironia dei Gem Boy

The Orb, Gem Boy, Burnin' Man, Fraulein Rottenmeier e Giacomo Voli tra i protagonisti del sabato sera
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In consolle i grandi e sul palco i «folli». I primi vengono dal Regno Unito e sono considerati veri monumenti dell’elettronica internazionale. I secondi sono bolognesi e da vent’anni si divertono a storpiare hit con il rock demenziale. Insomma: The Orb e Gem Boy sono tra gli ospiti del sabato musicale bresciano, che comprende anche Fraulein Rottenmeier e Giacomo Voli.

The Orb, collettivo britannico fondato nel 1988 dal londinese Alex Paterson, arrivano stasera a Brescia per mettersi all’opera, alle 22, dietro ai mixer della Latteria Molloy, in via Ducos 2/d (opening: Plastic Pippo; ingresso 15 euro + 1,50 di prevendita. Info: 346.8780428). In venticinque anni di attività The Orb, che s’è guadagnato la paternità dell’ambient house, si è trasformato e ha assunto tratti leggendari per gli amanti del genere. 

Il Gasoline di Castegnato, in via del Lavoro, alle 22, sdrammatizza e invita «on stage» i bolognesi Gem Boy (ingresso libero). La band, nata per gioco nel ’92 ed emersa grazie al passaparola e agli scambi adolescenziali di cassettine e cd masterizzati, nel Duemila riempie i locali e le feste. Nelle cover-parodie le strofe e i ritornelli di Ligabue, Cremonini, Jovanotti si prestano ad essere manipolati, stravolti per far spazio ad un rock demenziale che non risparmia le colonne sonore dei cartoni animati e circola parecchio online. 

Sui binari del Lio Bar di via Togni 43, alle 23, transitano i camuni Fraulein Rottenmeier, protagonisti dell’appuntamento bimestrale «80 versus 90» (ingresso libero). La band elettropunk propone i brani dell’ultimo lp, uscito lo scorso anno, «Rottami». Un lavoro, quello che ha rotto un lungo periodo di silenzio, che, pur mantenendo la linea della canzone pop italiana, ha imboccato deciso influenze elettroniche inglesi e nord europee. Dopo il live tocca a Marco Obertini e Lory Muratti dividersi il giradischi in un dj set che contrappone sonorità anni Ottanta e Novanta.

Il Carmen Town di via Fratelli Bandiera 3 (ingresso libero), alle 22, sempre in città, dedica una serata ad una grande band indie rock, con i Burnin’ Man, tributo bresciano (fondato nel 2005) ai Morphine, composto da Andrea Van Cleef (voce e basso), Filippo Pardini (sassofono e baritono) e Beppe Facchetti (batteria).

Al Magazzino 47 di via Industriale, alle 23.30 torna «Coagula», la serata underground elettrotechno (ingresso 3 euro). In consolle si alternano Giordi e Bubbaz, anticipati dai resident Dies Irae e Rip The Beat.

Alle 22, Giacomo Voli - nato nella Correggio di Luciano Ligabue e noto per la partecipazione a «The Voice of Italy», talent di Rai2 - è ospite dell’Happy Days di Fiesse, strada S. Giacomo 1/f. Un set live durante il quale sarà presentato «Il Vento Canterà», nuovo singolo e primo di quattro inediti dell’ep in uscita a marzo. Un lavoro che includerà anche una cover di «Impressioni di Settembre» della Pfm. Oltre agli inediti, Giacomo - accompagnato da Riccardo Bacchi (chitarra), Demis Castellari (batteria), Federico Festa (basso) e Mattia Rubizzi (tastiere) - ripercorre dal vivo la storia del rock, dai classici Led Zeppelin e Deep Purple alle sonorità più attuali di Skunk Anansie e 30 Second To Mars.

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