Cultura

La prima opera di Raffaello in mostra a Santa Giulia

In mostra a Santa Giulia dal 29 gennaio al 6 aprile la pala di San Nicola da Tolentino, considerata la prima opera di Raffaelo
Raffaello in mostra a Santa Giulia
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Viene ricostruita per una mostra al Museo di Santa Giulia, dal 29 gennaio al 6 aprile, la pala di San Nicola da Tolentino, considerata la prima opera di Raffaello. L'iniziativa è stata presentata oggi al Castello Sforzesco di Milano.

Raffaello aveva appena 17 anni, ma era già qualificato come «magister», quando nel 1500 eseguì questa pala, con l'aiuto di Evangelista da Pian di Meleto, su commissione del mercante Andrea Baronci, che la destinò alla cappella di famiglia, nella chiesa di Sant'Agostino, a Città di Castello. Qui l'opera rimase per quasi tre secoli, fin quando la chiesa e la la pala stessa furono gravemente danneggiate dal terremoto del 30 settembre 1789.

Per recuperare i fondi necessari al restauro della chiesa, i padri agostiniani che la gestivano vendettero il dipinto danneggiato a Pio VI, a patto di ottenerne una copia, realizzata quindi da Ermenegildo Costantini. A Roma la pala originale fu sezionata in vari pezzi, per evidenziare quelli meno danneggiati dal terremoto. Tuttavia, nel 1798, Roma fu occupata dalle truppe napoleoniche, che nelle loro razzie non trascurarono neppure quei pezzi della pala raffaellesca, che furono portati via ed in gran parte dispersi. Nella prima metà dell'Ottocento, il pezzo maggiore, raffigurante un Angelo, fu recuperato dal bresciano Paolo Tosio, che lo destinò alla sua collezione, divenuta quindi patrimonio della locale Pinacoteca Tosio Martinengo. Altri due pezzi, raffiguranti pure Angeli, sono finiti rispettivamente al Louvre di Parigi ed al Museo di Capodimonte, a Napoli .

Grazie ai prestiti dei due musei, questi due pezzi sono riuniti per la mostra a quello già a Brescia. Dal Museo di Lilla è invece venuto un disegno preparatorio di Raffaello per la stessa pala e da Città di Castello la copia dell'intera opera che ne fece Costantini. Non si esclude tuttavia che in futuro possano ricomparire altri pezzi. Nel frattempo, non resta che godersi quelli proposti a Santa Giulia. 

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