Cultura

Febbraio 1994: il «flautista» riapre la Pinacoteca

Sabato 26 febbraio 1994, dopo quasi 3 anni di lavori riapre i battenti la Pinacoteca Tosio Martinengo. In mostra le nuove acquisizioni
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Nuove e prestigiose opere, avute in deposito da enti e privati, e un nuovo percorso espositivo dentro un contenitore finalmente adeguato alle norme sulla sicurezza.
 
Sabato 26 febbraio 1994, dopo quasi tre anni di lavori, riapre i battenti la Pinacoteca Tosio Martinengo. Sono stati spesi 650 milioni per rifare l’impianto elettrico e quello anti incendio, per la copertura del palazzo, per garantire l’accessibilità ai portatori di handicap.
 
L’allestimento è stato rivisto: maggiore attenzione all’aspetto didattico, con pannelli e didascalie; percorsi cronologici, ma anche tematici.
 
Il piatto forte, tuttavia, sono le nuove acquisizioni a cominciare dall’«Uomo col flauto» di Gerolamo Savoldo, acquistato dalla Bipop e ceduto in deposito al Comune; una «Pietà» di Vincenzo Foppa, anch’essa prestito di un collezionista; la «Madonna col Bambino» del Romanino; due Ceruti. Come sappiamo la Pinacoteca, in restauro, è chiusa dal 2009. Possibile riapertura nel 2016.

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