Spallata alla Buona Scuola, annullati due trasferimenti dal sud

Il giudice del Tribunale del Lavoro ha accolto il ricorso di due insegnanti del sud Italia assegnate alla scuola primaria di Castelcovati
Insegnanti in protesta contro la Buona Scuola - Foto Ansa
Insegnanti in protesta contro la Buona Scuola - Foto Ansa
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La «spallata» alla Buona Scuola firmata Renzi arriva da Brescia. E in particolare dal giudice del Tribunale del Lavoro Mariarosa Pipponzi che, ieri, ha accolto il ricorso di due insegnanti del sud Italia assegnate alla scuola primaria di Castelcovati la scorsa estate, in virtù del piano straordinario di assunzioni voluto dal Governo Renzi.

Il ricorso era stato presentato contro il Ministro dell’Istruzione, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, quello per la Campania oltre agli uffici scolastici provinciali di Brescia e Caserta e «nei confronti di tutti i controinteressati assunti per l’anno scolastico 2015-2016 nella Fase C della Buona Scuola». Istanza che è stata presentata al tribunale del Lavoro che ha competenza, in quanto l’oggetto della controversia è il contratto firmato dalle due insegnanti con il Ministero dell’Istruzione e che a tutti gli effetti «può essere paragonato all'assegnazione del posto di lavoro». 

Maria Coronella e Concetta Caccavale si sono opposte al trasferimento al nord e, sentenza alla mano, hanno preparato le valige per tornare in Campania.

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