Riapre il Maracanà, mito del gelato negli anni '70

Fervono i lavori negli ampi spazi della gelateria di Viale Piave che riapre grazie a Cristina e al marito Maurizio
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Laureata in lettere, il suo sogno era aprire una libreria. Cristina Carvutto è cresciuta studiando e mangiando il gelato di papà Vincenzo che ha lanciato, all’inizio degli anni Settanta, la gelateria Maracanà di viale Piave 30

Ora Cristina con il marito Maurizio Bertola, gelataio che ha portato questo meraviglioso dolce italiano in tutto il mondo e allena squadre per gare prestigiose, riapre il locale che negli anni aveva cambiato un po’ fisionomia con l’intento di riportare le tradizioni di allora, con un tocco di modernità e attualità, proprio nella vecchia sede che ha visto generazioni di bresciani godersi ricche coppe e creazioni gustose monodose

Fervono i lavori negli ampi spazi che si vanno rinnovando. «Molti dicono che il nostro è un atto di coraggio con i tempi che corrono - spiega la titolare, davanti ad un lungo bancone bianco che riserva una piccola porzione alla caffetteria - ma l’esperienza ci insegna che se fai le cose per bene, ricerchi il massimo della qualità, rispettando ricette e lavorazioni originali, c’è ancora spazio per intraprendere».

Per questo il laboratorio dove opererà Maurizio è completamente a vista, per mostrare ai clienti come si manteca il gelato e perché«"la menta è bianca e il pistacchio marrone». Tra pareti color tortora, un angolo libreria per soste interessanti, vaschette brillanti e tazzine decò.
 

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