Polpette avvelenate, regole più severe per salvare gli animali

Il ministero della Salute ha emesso una nuova ordinanza per tutelare gli animali dal cibo avvelenato
© www.giornaledibrescia.it
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Bocconcini di carne farciti di chiodi, polpette al veleno per topi o fettine di lardo condite con potente lumachicida. L’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna ha accertato che nel Bresciano tra il 2012 e il 2015 sono deceduti per avvelenamento 48 cani e 50 gatti. Morti a cui vanno aggiunte quelle degli animali le cui carcasse, a dispetto della corretta procedura, non sono state inviate in laboratorio per le opportune analisi

Il ministero della Salute ha emesso una nuova ordinanza che rafforza le misure di prevenzione contenute nel provvedimento precedente, scaduto mesi fa: il documento stabilisce che è vietato «preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze nocive o tossiche, compresi vetri, plastiche e metalli o materiale esplodente. Sono vietati, altresì, la detenzione, l’utilizzo e l’abbandono di qualsiasi alimento preparato in maniera tale da poter causare intossicazioni o lesioni o la morte del soggetto che lo ingerisce».

L’ordinanza chiarisce inoltre la procedura da adottare in caso di sospetto avvelenamento: il proprietario è tenuto a contattare un veterinario che deve darne «immediata comunicazione al sindaco, al servizio veterinario dell’azienda sanitaria locale e all’Istituto zooprofilattico sperimentale territorialmente competente». 

Il sindaco, infine, deve avviare un’indagine in collaborazione con le autorità competenti, segnalare con apposita cartellonistica la sospetta presenza di esche ed individuare le modalità di bonifica dell’area entro 48 ore dalla ricezione del referto dell’Istituto zooprofilattico «che non esclude il sospetto di avvelenamento» e non «che lo prova», come invece stabiliva la precedente ordinanza.

E la lotta ai bocconi avvelenati passa anche attraverso una app. Si chiama «Shelly», è gratuita ed è stata realizzata in Trentino nel 2015: permette di inviare e ricevere segnalazioni in tempo reale su potenziali pericoli come truffe o furti. Da alcuni mesi è stata aggiunta anche la possibilità di segnalare animali liberi e bocconi avvelenati. Su Facebook si sono possono poi far notare esche o ricevere info attraverso la pagina «Segnalazione bocconi avvelenati». 

 

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