Piazza Loggia: il ruolo di Maggi e Tramonte ai raggi X

Nuova udienza dedicata alle parti civili al processo d’appello bis per la strage di piazza della Loggia
Una foto storica dell'esplosione della bomba in piazza Loggia -  Foto d'Archivio
Una foto storica dell'esplosione della bomba in piazza Loggia - Foto d'Archivio
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Nuova udienza dedicata alle parti civili al processo d’appello bis per la strage di piazza della Loggia, in corso di svolgimento davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Milano. Gli interventi sono stati tre, da parte degli avvocati Michele Bontempi, Silvia Guarneri e Francesco Menini. 

L’avvocato Bontempi ha evidenziato le caratteristiche di «giudicato interno» assunte da alcune parti della sentenza della Corte d’Appello di Brescia, in seguito alla successiva sentenza della Cassazione, in particolare in relazione alle caratteristiche dell’esplosivo utilizzato ed al suo percorso verso Brescia.

L’avvocato Guarneri si è concentrata sulla posizione di Carlo Maria Maggi, uno dei due imputati, per i quali l’accusa ha chiesto la condanna all’ergastolo; è stato evidenziato il peso delle intercettazioni ambientali ed è stato sottolineato il ruolo di Maggi all’interno dei movimenti di estrema destra, dove il medico veneto sosteneva apertamente teorie stragiste.

L’avvocato Menini ha tratteggiato invece la figura di Tramonte, l’altro imputato, escludendone la qualifica di infiltrato dei Servizi segreti e delineandone una condotta che secondo il legale di parte civile configura, sulla base dell’apporto dichiarativo e delle nuove testimonianze acquisite in questo processo, il suo concorso nella strage.
Il processo riprenderà mercoledì 8 luglio con l’intervento della difesa di Tramonte.

 

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