Pagamento Canone Rai: nel Bresciano più ombre che luci

Campioni di regolarità si rivelano tre comuni valligiani: Paisco Loveno, Paspardo e Barghe
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Paese che vai, canone che paghi. O non paghi. La mappa del territorio bresciano, quanto a fedeltà alla tassa sul possesso degli apparecchi televisivi, è tutta luci e ombre. Quasi più ombre che luci, se il dato più recente disponibile (consolidato 2011) vede solo il 66% dei 206 comuni bresciani regolari pagatori verso mamma Rai, per un gettito complessivo che si aggira sui 40 milioni.

Campioni di regolarità si rivelano tre comuni valligiani: a Paisco Loveno non figura neppure un abbonato moroso (anche se solo 4 famiglie su 10 risultano abbonate...), record di regolarità quasi eguagliato da Paspardo, mentre a Barghe è in debito un nucleo famigliare ogni cento.

All’estremo opposto della classifica figurano invece due centri turistici del Garda, complice probabilmente la presenza di molte seconde case. La morosità riguarda una proporzione che si aggira attorno al 7%, proprio come a Longhena. E sì che sono tutti comuni della Bassa, con un pacchetto di testa composto da Verolanuova, Manerbio e Pontevico, quelli che vantano il più alto numero di famiglie abbonate, pari, punto più punto meno, all’80% del totale.

A mancare all’appello nel novero degli abbonamenti sono - per contrappasso - ancora una volta piccoli comuni valligiani: a Lozio solo poco più del 30% delle famiglie vanta un abbonamento Rai. E non molto meglio vanno Irma e Collio, che si attestano attorno al 40%. Complice il fatto che, in molte frazioni, il segnale proprio non arriva.

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