Love Parade: la mamma di Giulia aspetta ancora risposte

In Germania le indagini sono chiuse, ma non è stata ancora presa una decisione sul rinvio a giudizio dei dieci indagati
"ASPETTO ANCORA GIUSTIZIA"
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Cinque anni dopo Nadia Zanacchi è una madre ancora in attesa di risposte. Risposte che dovrebbero arrivare da un processo che possa stabilire con certezza le responsabilità riguardo alla morte di sua figlia. La bresciana Giulia Minola, 21 anni, uccisa dalla folla durante il maxi concerto di musica techno «Love Parade» di Duisburg, in Germania, il 24 luglio 2010.

Unica vittima italiana delle 21 che si registrarono al termine di quella drammatica giornata. Dieci le persone incriminate per omicidio colposo, ma il processo non è ancora iniziato e Nadia Zanacchi si è rivolta al Presidente della Repubblica Mattarella per chiedere giustizia. «Dalle istituzioni - racconta Zanacchi - in realtà abbiamo avuto una risposta. Quella del Consolato generale d'Italia a Colonia».

Ma la situazione è ancora bloccata. In Germania le indagini sono state chiuse, eppure ancora non è stata presa la decisione sul rinvio a giudizio delle dieci persone indagate, tra organizzatori e amministratori di Duisburg.

«E nessuno si vuole prendere le proprie responsabilità», tuona la mamma di Giulia Minola, che cinque anni dopo aspetta ancora giustizia.

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