Lacrime e sciroppo d'acero: così i ladri si fanno aprire casa

Suonano il campanello in due, stringendo in braccio un bimbo piangente. Ma è tutto finto. Casi nell'hinterland
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Suonano il campanello in due, stringendo in braccio un bimbo piangente di due o tre anni con qualche evidente traccia di escoriazioni tra mani e viso
«Signora, il bambino è caduto, mi aiuta a disinfettargli le ferite e a lavargli le mani, per favore?». 

L’anziana sola non si fa pregare: spalanca la porta e si prodiga davanti alla creatura con acqua ossigenata e garze. Intanto il compagno della madre - che si mostra allarmata e agitata - chiede di lavarsi le mani e, con la scusa, comincia a far passare la casa in cerca di qualunque cosa possa avere un valore e che ci stia nelle tasche. 

Lo sciroppo d’acero rosso intenso con cui è stato sporcato il bimbo rende perfettamente l’idea di una ferita e di sangue fresco che cola e che si rapprende, anche a causa della farina che fa da raddensante, mescolata al fluido. Il gioco è fatto...

La denuncia corre sottile nell’hinterland di Brescia e già qualche caso si segnala tra i residenti tra Castel Mella, Flero e San Zeno. Ma talvolta l’eco giunge anche dalle zone di Verolanuova e almeno per un paio dei casi tra Dello e Mairano.

L’appello della Polizia Locale è quindi di prestare grande attenzione: il realismo dello sciroppo d’acero è impressionante e il trucco molto efficace. Le lacrime del bimbo pizzicato dai genitori e il cuore delle nonne che si spezza davanti al piantoe alle mani sporche di rosso ematico, serve all’inganno. A sparire sono spille, contanti, anelli e a volte interi portafogli. 
 

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