La chiesetta di Santa Rita torna agli antichi splendori

Sono stati ultimati i lavori di restauro nella bella chiesa di S. Faustino in Riposo, più nota in città come la chiesetta di Santa Rita. Ora la chiesa riaprirà sabato per la Messa delle sante Croci alle 9, quindi da lunedì alle 16.30 l’apertura definitiva al culto.
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Sono stati ultimati i lavori di restauro nella bella chiesa di S. Faustino in Riposo, più nota in città come la chiesetta di Santa Rita.

«Il progetto di restauro della chiesa risale ad una quindicina di anni fa - ha spiegato l’arch. Roberto Pellegrini che con la socia arch. Paola Montini ha curato l’intervento - e da un’ipotesi di restauro esterno si ha proceduto anche a restaurare l’interno della struttura». Un restauro che ha mostrato la bellezza - come ha detto mons. Alfredo Scaratti - di una volta affrescata e coperta da scialbature di calce e acrilici, posate nei secoli.

«Solo quando l’abilità del restauratore ha svelato con i tasselli i termini di un’indagine mai eseguita sugli intonaci sono emersi i marginalia di dipinti sconosciuti che induco ad un giallo: perchè le pareti e la fascia circolare sono stati decorati con rosoni di martiri, mentre la cupola mostra disegnati tratti decorativi diversi?», come ha sottolineato dalla Soprintendenza l’arch. Marco Fasser. 

Dopo il consolidamento esterno i primi tasselli sulla volta hanno svelato pitture dimenticate, straordinarie sovrapposizioni ignorate sin dalla metà del secolo XV con le tracce delle sinopie degli affreschi. Emerge dunque un’architettura in prospettiva con arcate a tutto sesto attribuita a Antonio Mazza e Francesco Savanni. Firme preziose del Settecento, rese alla città.

Sottolineata poi la bravura dei restauratori «artisti abili non solo nella mano, ma nella tecnica» a cui si deve il ripristino della patina dei pigmenti consumati nei secoli. Una mano peraltro apprezzata e affermata, ovvero quella guidata da Elisa Pedretti, notissima restauratrice in terra bresciana che con la ditta Stema e la bravura dei ragazzi dell’accademia Laba, ha riportato alla luce dipinti persi nella deriva dell’oblio. «Un’opera importante», come ha detto l’assessore Arcai, che restituisce un luogo sacro togliendo l’insulto del tempo.

Ora la chiesa riaprirà sabato per la Messa delle sante Croci alle 9, quindi da lunedì alle 16.30 l’apertura definitiva al culto.

 
 

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