Incidenti mortali in calo, quali i provvedimenti più efficaci?

Dalle 84 croci in piazza a Pavone Mella per ricordare le vittime della strada 2015: dato ingente ma in calo. Negli anni cosa ha funzionato?
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A Pavone Mella, un cimitero in piazza: quello composto dalle 84 croci che rappresentano altrettante vittime della strada che hanno perso la vita nel 2015 lungo le strade del Bresciano. Un numero ancora drammaticamente elevato eppure, incomparabile a quello di anni neppure troppo lontani. Nel 1994, annus horribilis della storia locale, la cronaca registrò l'impressionante cifra di 264 vite spezzate a causa di incidenti. Oltre il triplo.

I dati di quest'anno confortano ulteriormente: ad oggi i morti lungo i nastri d'asfalto sono 42, quando nello stesso periodo del 2015 erano 60. Se il trend fosse confermato fino alla fine dell'anno la contrazione saremmo probabilmente davanti ai dodici mesi con minor numero di croci lungo le strade bresciane di sempre.

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La cronaca di queste ore ci riporta a nuovi episodi drammatici che denotano comportamenti pericolosissimi che si sono aggiunti nel tempo a quelli "storici", si pensi alla ragazza morta mentre si riprendeva con lo smartphone viaggiando in A1 a 170 km/h. Eppure, almeno nel Bresciano, si coglie un ridimensionamento del fenomeno che fa ben sperare.

Quali le ragioni di questo calo - positivo, ma certo non sufficiente per azzerare un fenomeno tanto drammatico? Quali le strategie sulle quali puntare ancora per migliorare ulteriormente la situazione?

Dì la tua, rispondendo al quesito proposto in questa stessa pagina. L'esito del sondaggio sarà proposto alle 18 durante il collegamento della redazione web del GdB all'interno della trasmissione "TT Racconta" in onda su Teletutto questo pomeriggio.

 

 

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