Gestore unico, «l’acqua è a rischio privatizzazione»

Il Comitato Brescia acqua comune mette in guardia sui rischi connessi alla nascita del gestore unico del servizio idrico
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Il rispetto di quanto deciso dagli italiani con il referendum del 2011 - cioè che l'acqua sia pubblica - oggi a Brescia e provincia sarebbe a rischio. Ed il responsabile, per il Comitato Brescia acqua bene comune, è il gestore unico del servizio idrico integrato che si sta creando (gli schemi dello statuto dovevano essere discussi nel consiglio provinciale dello scorso 29 gennaio, rimandato poi al 12 febbraio - per il Comitato per via delle lamentele ricevute, anche da alcuni comuni). 

L'analisi tecnica e giuridica fatta dello statuto del gestore unico - di cui si è parlato anche in incontri con cittadini ed amministratori a gennaio - il Comitato l'ha riassunta in un documento che ha inviato a palazzo Broletto lo scorso 28 gennaio. Anche alcuni comuni avrebbero depositato le loro osservazioni. 

«Non ci può essere profitto sull'acqua, che deve restare pubblica»: il Comitato tornerà a dirlo nelle piazze bresciane ed in assemblee pubbliche in programma nelle prossime settimane. Non solo. Il Comitato si dice pronto anche a passare per le vie legali per fermare quello che definisce «il processo di privatizzazione in atto». 

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