Gambero Rosso, tredici ristoranti bresciani al top

Sempre in vetta il Miramonti l'Altro di Concesio. Fra le new entry c'è il Gaudio di Barbariga. Lanzani miglio wine bar.
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E' stata presentata alla Città del gusto di Roma per la XXIV edizione della Guida dei Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso, E ci sono buone notizie per la ristorazione bresciana. La nostra provincia infatti sembra quest’anno rialzare la testa anche per il Gambero e dopo la stagione scorsa, segnata da chiusure importanti, conferma le proprie eccellenze e brinda pure a nuovi riconoscimenti.
 
Sono 13 i ristoranti bresciani che si fregiano delle ambite due forchette: in testa al gruppo, ormai da decenni, stazionano due punte di diamante della ristorazione di casa nostra. A quota 89/100 c'è sempre il Miramonti l'Altro di Concesio che, dopo il felice approdo ad Hong Kong, si tiene stretto il mercato bresciano, con la cucina dello chef Philippe Leveille sempre alla ricerca di nuovi spunti.
 
L'eccellente conferma a quota 88/100 premia il Gambero di Calvisano, baluardo della grande cucina familiare, locale caldo ed accogliente che non si accontenta del meritato successo e non lesina energie e risorse per dare sempre il meglio ai propri affezionati clienti.
 
Il lago di Garda si conferma fucina di grandi cucine con un trio consolidato che tallona la storica coppia di vertice: in scia ecco quindi Villa Fiordaliso di Gardone Riviera (86), Villa Feltrinelli di Gargnano (85) e l'Esplanade di Desenzano (84).
 
L'exploit quest'anno lo firma il Gaudio di Barbariga: il bel locale dei fratelli Papa guadagna due punti, sale a quota 84 e si fregia, insieme ad altri quindici indirizzi nello Stivale, dell'etichetta di ristorante emergente.
Sono poi due i nuovi ingressi nella sezione delle due forchette: la Dispensa di San Felice del Benaco, bistrot per grandi gourmet animato ormai da anni dalla famiglia Bontempi, e il Leon d'Oro di Pralboino che, nonostante gli anni, con la cucina di Alfonso Pepe ha saputo imporsi e rinnovarsi.
 
Se da un lato la guida di quest'anno riduce il numero di locali bresciani, compensando con una buona dose di segnalazioni, dall'altro ecco spuntare dieci nuovi indirizzi, tra le varie sezioni della guida.  La più eclatante, ma non certo nuova alle eccellenze targate Gambero Rosso, è sicuramente quella di Lanzani a Brescia. Il bistrot di via Albertano, animato da Alessandro Lanzani, con le tre bottiglie guadagnate, entra direttamente in cima alla classifica tra i dodici migliori locali d'Italia, impropriamente classificati come wine-bar, ma che in realtà abbinano a grandi vini e bollicine, piatti che strizzano l'occhio alla ristorazione di qualità.
 
Anche la sezione trattorie festeggia la conferma al vertice di due indirizzi bresciani: la Madia di Brione e l'Osteria della Villetta di Palazzolo che guadagnano nuovamente dei tre gamberi, riconoscimento ottenuto da sole altri tredici trattorie in tutt'Italia. La città dà segni confortanti di ripresa con l'ingresso di Nineteen e Capitelli, tra i ristoranti, e Fermento, tra le birrerie.
 
 

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