Fanno sparire il materiale dall'azienda per rivenderlo in nero

Tre imprenditori sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza: l'accusa è di bancarotta fraudolenta
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Hanno fatto sparire i beni dell’azienda per escluderli dalla procedura fallimentare. Per questo motivo tre imprenditori sono finiti nel mirino della Guardia di Finanza di Brescia: uno di loro, svedese, è in carcere, mentre i due soci bresciani sono ai domiciliari. L’accusa nei loro confronti è di bancarotta fraudolenta.

Nel 2015 fallì l’azienda di cui erano responsabili, operante nel settore della plastica. L’anno prima, secondo gli inquierenti, gli imprenditori avevano acquistato materiale per circa 3 milioni di euro, fatto sparire e rivenduto poi in nero usando anche false fatture e falsi documenti di trasporto.

Le fiamme gialle hanno poi scoperto che c’erano altre vendite documentate per tre milioni di euro, alle quali non corrispondevano pagamenti. In questo modo, secondo l’accusa, i crediti societari mai soddisfatti andavano a aumentare il passivo fallimentare della società, per un danno complessivo di 6 milioni di euro.

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