Dall'incidente in moto al grazie agli ignoti angeli custodi

La testimonianza di un lettore, vittima di incidente, che si è visto aiutato da sconosciuti, ai quali ora va il suo grazie
Una moto a terra dopo un incidente (archivio)
Una moto a terra dopo un incidente (archivio)
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Un incidente in moto. Diverse persone, come angeli custodi, si fermano, aiutano e si danno da fare senza alcun obbligo, se non quello morale, andando ben oltre il lanciare l'allarme o accertarsi delle condizioni del ferito. Poi svanscono nel nulla, senza lasciar traccia di sé. E' una storia positiva - nella drammaticità dell'episodio - quella che ha spinto un lettore - per sua sfortuna, involontario protagonista dell'infortunio - a rivolgere attraverso il Giornale di Brescia un ringraziamento a quanti, in un momento tanto delicato, non lo hanno fatto sentire abbandonato a se stesso, ma per dirla con le sue parole, "parte di una comunità".

Ecco di seguito la sua testimonianza e il suo ringraziamento a chi lo ha aiutato e soccorso.

"Mercoledì mattina. Poco dopo le 8. In via Spalti San Marco sono stato disarcionato dalla mia Triumph. In frenata la ruota anteriore scivola e lo sterzo si chiude. Sono stato sballottato a terra. La moto in mezzo alla strada, io un po' dietro... Delle persone si sono fermate, due uomini hanno rialzato il mezzo (è una moto pesantina). Non so chi siano, ma voglio ringraziarli per la loro attenzione e disponibilità, per essersi fermati nonostante la fretta mattutina: GRAZIE!

Intanto due donne mi aiutavano a rialzarmi, mi facevano domande per capire se ero cosciente, mi chiedevano dove sentissi dolore, mi hanno condotto fino al marciapiede, mi hanno fatto sedere, hanno chiamato l'ambulanza. Una mi ha detto di essere una ex biker, ha cercato di tranquillizarmi con i suoi sorrisi. Poi è andata. L'altra, mi ha detto il suo nome, ma non lo ricordo, si è seduta a fianco, mi ha controllato il polso ed ha aspettato i soccorsi premurosamente con me.

Una persona si è avvicinata per chiedere se avevo bisogno di aiuto.

Ecco, vorrei abbracciare tutte queste persone e dire loro grazie per avermi fatto sentire parte di una comunità, bresciana, italiana, di aver avuto empatia con me in quel difficile momento. GRAZIE".

Franco Marsicovetere

 

 

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