Copertura dei vaccini: la situazione nel Bresciano

I dati dell'Ats parlano di una costante diminuzione dei bambini vaccinati: in due anni si sono persi due punti percentuali
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Dieci vaccini obbligatori per le malattie potenzialmente più pericolose, di cui quattro solo fino al 2020, ovvero l'anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella. A queste si aggiungono altre quattro vaccinazioni, fortemente consigliate dall'Ats, oltre che gratuite, come stabilito da piano nazionale, ovvero meningococco C e B, rotavirus e pneumococco.

Così la nuova legge sui vaccini si pone l'obiettivo di ripristinare la soglia minima per l'immunità di gregge, stabilita attorno al 95% della popolazione totale, dopo che in Italia le coperture sono scese in media dal 90,5% al 85,3% in soli due anni.

A Brescia la situazione è meno preoccupante: al di sopra della media si per l'esavalente sia per la trivalente, rispettivamente al 95,1% e al 91,1% lo scorso anno. Ma i dati dell'Ats parlano comunque di una costante diminuzione dei bambini vaccinati. 

Basti pensare che nel 2014 la copertura per la trivalente superava il 97% mentre l'esavalente il 93%. In soli due anni insomma la copertura è scesa di due punti percentuali. 

Allargando lo sguardo alla regione emerge come complessivamente 6mila bambini in Lombardia non abbiano ricevuto la prima dose di vaccino trivalente e circa 5mila risultino scoperti rispetto alle 3 dosi dell'esavalente. Una situazione che aveva già indotto il Pirellone a convocare, attraverso i pediatri di libera scelta, tutte le famiglie interessate. D'ora in avanti però a convincere i più restii ci sarà anche una legge nazionale che comporterà sanzioni fino a 500 euro.

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