Chi li ha visti? Tito è senza indice, a Niccolò manca il compasso
Con quel pollice in evidenza può fare l’autostoppista. Oppure fingere un like su Facebook. Ma di certo non guidare i bresciani nella battaglia contro il nemico austriaco. Al vero condottiero, tra le altre cose, serve un indice e Tito Speri non l’ha più. La statua che svetta nell’omonima piazza del centro è stata mutilata.
Eretta nel 1888, è rimasta tranquilla al suo posto fino a che qualcuno non ha pensato di staccarle un dito. Quando? Nel nostro archivio c’è la foto del buon Tito che imbraccia una bandiera del Brescia dopo la promozione del campionato 2009/2010.
È la prima testimonianza fotografica dell’assenza dell’indice, può essere che l’esultanza dei tifosi e la scomparsa del dito siano legate, ma non ci sono grandi indizi a riguardo. Di certo, il Comune non è mai stato intenzionato a intervenire. D’altro canto il principio è semplice: se non ci sono rischi gravi, come ad esempio un crollo, non è considerata un’emergenza. Nemmeno dalla Soprintendenza.
Lo stesso capita ad esempio alla statua di Niccolò Tartaglia, lungo via Trieste. Sembra un bambino imbronciato che si chiede che fine abbia fatto il suo giocattolo, anche se in realtà è il compasso che gli manca, assieme ad un paio di dita. Sono stati fatti diversi tentativi di sistemazione, l’ultimo nel maggio 2015, ma puntualmente l’opera viene danneggiata.
All’ombra del duomo, invece, le statue delle fontane sono senza braccia. Ma a stupire di più è l’assenza del disco nel monumento collocato nella parte sud della piazza. Chi se lo sarà portato via?
È poi impossibile non notare che alle sculture della fontana della Pallata manca qualcosina. Se si considera che tutto il palazzo è in attesa di un restauro, si capisce però che l’assenza dei piedi è solo un piccolo dettaglio.
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