Cava Castella, il Tar dice no al progetto di discarica

Il Tar ha respinto il ricorso della Castella Srl che si opponeva alla Regione per attivare una discarica alla ex Cava Castella
La ex Cava Castella - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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La Cava Castella non sarà discarica. Almeno così in base alla sentenza del Tar di Brescia che ha cassato - ritenendo l’area rezzatese già interessata da troppe «attività impattanti sotto il profilo della salute pubblica» - il ricorso presentato da Castella Srl, società pubblico-privata costituita da Garda Uno e Rmb Spa, contro il provvedimento del Pirellone che a febbraio 2016 ha negato la compatibilità ambientale alla realizzazione di un impianto di recupero e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi sul sito dell’ex Cava Gaburri, nell’area sud dell’Ate g25 di Rezzato.  

Soddisfatti per il rigetto del ricorso il sindaco di Rezzato Davide Giacomini ed Emanuela Ogna, assessore all’Ambiente. «È stato adottato il principio di precauzione, assolutamente imprescindibile per salvaguardare il territorio».

Esulta, dal Pirellone, anche l'assessore regionale all'Ambiente, Claudia Maria Terzi:  «Un'altra vittoria per il territorio lombardo che conferma la bontà del nostro programma di gestione rifiuti e, in particolare modo, del "fattore di pressione" che anche questa volta ha consentito di bloccare la realizzazione di un nuovo impianto di discarica in un contesto territoriale che, in passato, ha già avuto attività impattanti e criticità ambientali rilevanti».

 

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