Storie

Creare dolci... insieme ai canguri

Camilla Menoni, 22enne di Brescia, si è trasferita a Sydney per studiare la lingua e approfondire l’arte culinaria
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Camilla Menoni, nata a Brescia nel 1992, è arrivata in Australia per la prima volta nel settembre 2012, con in tasca un diploma di scuola alberghiera all’Ipssar Andrea Mantegna, di Chiesanuova, e due anni di esperienza lavorativa in pasticcerie bresciane. Il soggiorno nella terra dei canguri avrebbe dovuto durare solo qualche mese, grazie al visto del Working Holiday Visa, ma dopo un breve ritorno a Brescia, la ventiduenne ha rifatto le valigie ed è volata ancora una volta dall’altra parte del mondo.
Ora lavora come pasticciera nel locale «Dolcetti Cafè» a Sydney.
 
«È vero, - racconta Camilla - finito il primo visto di soggiorno sono tornata in Italia, ma continuavo a chiedermi "che ci faccio qui? Voglio tornare indietro". E così ho fatto, ho preso una decisione. L’Australia ha un fascino che ti travolge e non ti lascia più».
Camilla ha iniziato questa esperienza per imparare l’inglese, ma soprattutto perché spinta dalla curiosità di capire come funziona l’arte della pasticceria fuori dai confini nostrani. 
 
Questa vivace voglia di imparare e conoscere nuove realtà l’ha trasportata in un universo gastronomico diverso dal suo, dove il concetto della reinterpretazione della tradizione e la mescolanza di cucine di tutto il mondo sono all’ordine del giorno. 
«Gli australiani non hanno un passato culinario ben definito - prosegue Camilla -. La loro cucina è un misto di elementi asiatici, europei e locali. Anche nella pasticceria cercano sempre di rivedere e interpretare a modo loro un dolce tipicamente italiano o francese. Il mio datore di lavoro è nato in Australia, ma le sue origini sono italiane e, nella maggior parte dei dolci che realizza, cerca di unire la tipica pasticceria siciliana a quella australiana». 
 
 
 
 
Appena arrivata a Sydney, Camilla si sentiva un po’ disorientata dalla grande città, ma l’aver vissuto prima in ostello con tanti ragazzi provenienti dall’Europa e, poi, in case condivise con altri giovani di origine coreana e svedese, le ha permesso di ambientarsi e di trovare lavoro.
 
Oggi, Camilla vive assieme ad altri cinque ragazzi, come lei bresciani. Ha avuto modo di girare la East Coast facendo tappa a Brisbane, Cairns, Canberra, Melbourne e quello che l’ha colpita in ogni posto sono state la gentilezza, la serenità e la disponibilità della gente ad aiutare il prossimo. 
«Gli australiani sono persone solidali. Da loro dovremmo imparare a vivere al massimo la vita con le poche cose che si hanno a disposizione. Non danno molta importanza al lavoro, per loro conta stare in famiglia. Basta pensare che gli uffici chiudono alle 17, le pasticcerie alle 16 e i negozi sono chiusi anche a Natale e Pasqua. Quando il mio capo me ne ha dato conferma sono rimasta scioccata: in Italia ho sempre lavorato durante le festività».
 
Per Camilla vivere all’estero è un cambiamento continuo, uno stimolante confronto con una realtà da scoprire, diversa da quella dove è nata.
Certo, del Paese dove è cresciuta le mancano i genitori, il fratello e gli amici, ma la possibilità di sentirli grazie a Skype, rende la lontananza meno difficile. Prima di salutarla le chiediamo se tornerà in Italia. «Sto cercando di ottenere un visto da residente. Forse, chi lo sa, un giorno potrei tornare in Italia, ma per ora no. Ho ancora tanto da imparare, da sperimentare e da offrire qui». 
Viviana Filippini
 

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