Storie

Per bordure da sogno... un duro lavoro

AA

Eccomi qui a raccontarvi il mio giovedì. Una giornata iniziata con badile, zappa, martello e finita con tre vesciche sulla mano, due tagli e la schiena a pezzi.

Obiettivo, prima di riseminare il prato, dividere la bordura (che nei miei sogni più smodati dovrebbe essere la tipica bordura inglese con essenze di vario colore e altezza) e il prato. Da sei anni a questa parte è sempre stata una lotta impari la pulizia delle aiuole perché l’erba si allarga (e mai dove serve) verso le bordure. Così ho acquistato dei rotoli di materiale plastico nati soprattutto per creare decorazioni con i sassi. Ma io ho declinato questi 5 metri (ne ho comprati 6, ma mi hanno fatto lo sconto!) a modo mio.

Il lavoro duro, e cioè fare il solco nel prato, è toccato a papà Guido e dopo due rotoli abbiamo trovato la tecnica: si bagna il terreno e si affonda il badile (come nella foto) così la lunga lingua di plastica entrerà nel terreno. Poi si fissa con qualche colpo di martello.

A quel punto è toccato a me togliere l’erba dalle aiuole e soprattutto continuare la mia guerra contro la gramigna che spero di aver debellato completamente. In tutto di rotoli, per ora, ne abbiamo piazzati tre. E lunedì si finisce, ma il risultato è già ben visibile. Che ne dite?

E ora, fatto spazio e ordine, sono pronta per la Fiera di Guastalla e Orticolario…

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