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Francesco Bellingeri, un tecnico puro dietro al successo di Mille Miglia 2013

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Il successo sportivo di Mille Miglia 2013? Nella sarabanda di nomi e di meriti legati e attribuiti all’edizione di quest’anno della splendida e inossidabile Freccia Rossa, ha in realtà un volto certo, ossia quello di Francesco Bellingeri. E non ammetterlo significherebbe fare un grave torto alla realtà dei fatti e alla doverosa obbiettività. Bresciano  e valente tecnico a cui si deve negli anni scorsi la gestione sportiva e tecnica di tanti eventi, tra cui l'ormai mitica “Coppa delle Alpi” organizzata dall’Aci di Brescia  (che si spera possa tornare quanto prima…) quella di Francesco Bellingeri è la firma che più di altre ha siglato le decisioni fortunate legata al ritorno a Brescia della gestione della Mille Miglia. Dalla scelta del percorso alla strutture delle prove cronometrate, il lavoro dello staff di Bellingeri ha avuto il valore aggiunto del connotare di tanta esperienza quello che per molti è un consolidato, ma che nella nuova struttura organizzativa si confrontava di fatto con una tabula rasa. Bellingeri ha dunque costruito là dove esistevano solo le macerie dell’organizzazione precedente, dopo la cessazione della collaborazione con il soggetto precedente, ha creato dove la burocrazia e l’avvicendarsi dei commissari hanno vincolato nell’ingessatura tipicamente parastatale e ha riportato in essere con la concretezza tipicamente bresciana situazioni altrimenti in alto mare nella costruzione affrettata - a causa dei tempi e delle vicissitudini - di un’organizzazione che solo ovviamente a regime si sarebbe trovata a dover affrontare difficoltà enormi se non supportate da un’esperienza solida quanto inattaccabile. La cifra umana ha quindi prevalso anche sulla declinazione tecnica: dalla scelta di Roberto Gaburri, il Presidente, di dotare Mille Miglia srl di questa professionalità, sino alla condivisione delle scelte e delle soluzioni tecniche, le direzioni assunte da Bellingeri hanno mostrato non solo di poter essere condivise dalla struttura posta in essere nella società gestita in house dall’Aci, ma anche di avere uno sguardo che va ben al di là della visione del singolo momento. 

E il risultato si è visto in Mille Miglia 2013. Le riviste di settore internazionali indicano in questa edizione quella con il minor numero di intasamenti alle prove ed ai CO e con la presenza ridotta di veicoli di assistenza con carrelli al seguito nei centri urbani. Ancora, Mille Miglia 2013 è stata vista come l’edizione più tecnica degli ultimi anni sul pinao sportivo, con buona pace di tutti.  Eccellenti le prove, corretti i tempi, azzeccate le scelte.

Il successo di Mille Miglia 2013 è quindi certamente imputabile in buona misura all’esperienza ed alle capacità dimostrate da Bellingeri.

Rendiamogli  atto, dato che un difetto del nostro è proprio la modestia e l'incapacità di restituire ad invidia e supponenza la giusta partita. Ma in questo caso sono i fatti a parlare meglio di qualunque altro elemento: chi ha partecipato a Mille Miglia lo ha potuto constatare con la conclusione del sottoscrivere l'apprezzamento per quanto fatto. Dunque il nostro pubblico 'bravo' a Francesco, orgogliosi di aver lavorato con lui per il successo di Mille Miglia 2013. Certo, siamo consapevoli che con lui opera attivamente una squadra, tuttavia è anche giusto riconoscere i meriti a chi si è assunto l'onere di rappresentarla in prima persona, anche in termini di responsabilità.

La forza della Freccia Rossa è proprio questa: professionalità determinate e coese, legate dall’amicizia e dall’amore per Brescia e la sua Mille Miglia.  Già, un rombo  nel cuore che batte all’unisono in una squadra che, nel silenzio produce. Il tutto reso ancora più difficile dal sapere che l'equilibrio che aveva riportato in sella Aldo Bonomi con la sentenza del Tar di Brescia resta indeciso in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato.   In fin dei conti Bellingeri è espressione di quella componente positiva e d'eccellenza di Aci Brescia in cui, orgogliosamente, in molti ci riconosciamo.

Dunque più forte delle vicissitudini e più forte dei nemici conculcati dall’orgoglio che nutriamo per la ‘nostra’ Mille Miglia, la sfida di Mille Miglia continua. Così come la nostra voce libera che continuerà a levarsi fuori da qualunque condizionamento.

Roberto Manieri

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