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Le ciclabili della Valle del Chiese e Giudicarie

Due ciclabili trentine vicine che meritano una visita. Facili e ben attrezzate.
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Eccovi due itinerari che possono tranquillamente unirsi in una sola via che attraversa il Trentino. Due ciclabili vicine, facili e ben attrezzate con bei panorami, accessibili a tutta la famiglia.

La pista ciclopedonale della Valle del Chiese si sviluppa per 16 chilometri. Il tempo medio di percorrenza previsto è di circa 2 ore e 30. Il dislivello non è rilevante, solamente 76 metri in direzione nord.

Fra i servizi lungo il percorso da segnalare in località Fontana Santa si trova un piacevole punto di sosta, impreziosito da una suggestiva cascata con laghetto e da un parco con attrezzature di ristoro. In tutti i periodi dell'anno, aggiungendo un euro al prezzo del biglietto è possibile imbarcare la propria bicicletta sui mezzi pubblici.

 

La pista vera e propria inizia dalle sponde del Lago d’Idro e risale il fiume Chiese, dove due ponticelli coperti permettono di portarsi oltre e di compiere una deviazione sulla pista che lungo la sommità arginale del torrente Palvico conduce alle porte di Storo. Si oltrepassa l’abitato di Darzo e in località Ca’ Rossa si può approfittare di una bella area di sosta. Il tracciato della pista prosegue a ridosso di campagne coltivate fino alla località Fontana Santa. Il tratto successivo del percorso diventa un sentiero naturalistico con fondo in sterrato, che si snoda in un ambiente selvaggio e solitario con un tratto iniziale costruito a sbalzo sulla roccia che si deve superare con bicicletta a mano. Dopo circa due chilometri s’imbocca il nuovo ponte ciclopedonale sul Chiese verso Condino, dove termina la pista. È in realizzazione l’ultimo tratto di otto chilometri, che porta verso Cimego e Pieve di Bono. In seguito sarà realizzato nella sua interezza il tracciato che dall’abitato di Pieve di Bono risale tutta la valle sino a Breguzzo.

 

La seconda pista, quella della Val Rendena è un poco più a nord e si snoda lungo 23 chilometri, divisa in due tronchi  per il momento non collegati: un tratto è di 15 chilometri, che va da Villa Rendena a Carisolo, e un altro di 8 chilometri, da Tione di Trento al Lago di Ponte Pià. Il tempo medio di percorrenza è di 3 ore e 30 circa. Qui il dislivello è più sensibile. In salita il dislivello s’incontra nella prima tratta in direzione nord di 245 metri, nella seconda tratta in direzione ovest di 72 metri.

 

Tra i servizi da segnalare nel primo segmento, quello che unisce Tione a Carisolo, c'è il bicigrill realizzato in località Vigo Rendena, nei pressi di un centro ricreativo. L’edificio richiama la tipologia dei rifugi alpini: nella struttura si trovano un bar, un’officina per le riparazioni, un punto informativo e i servizi igienici.

 

Il percorso parte all’altezza del parco delle “Masere” di Pelugo la pista si addentra in freschi boschetti e prati, con dolci saliscendi, per sbucare nelle frazioni di Ches e di Fisto. Poco oltre una passerella sostenuta da antenne e funi d’acciaio permette di superare il fiume Sarca in direzione Strembo. Da qui si raggiunge Caderzone e la passerella coperta di Pinzolo, dove il tracciato si divide offrendo la possibilità di un percorso ad anello: rimanendo sull’argine destro del Sarca il tracciato conduce per altri due chilometri verso il ponte della Vetreria e di seguito ridiscende verso Carisolo e Pinzolo. Dal ponte coperto un ulteriore tratto di 1.600 metri lungo l’argine sinistro del fiume, collega la pista con l’abitato di Giustino. Dalla piana di Carisolo c’è la possibilità di proseguire verso la Valle di Genova fino alle spettacolari cascate del Nardis, o, se si è ben allenati, ci si può cimentare per altri 12 chilometri sulla vecchia strada che risale con tornanti verso San Antonio in Mavignola e Madonna di Campiglio, passo Campo Carlo Magno e quindi verso la Val di Sole.

 

La pista che unisce Tione alle sponde del lago di Ponte Pià, si snoda interamente nelle Giudicarie Centrali, attraversando nel centro la vallata posta ai margini del Parco Adamello Brenta. Da località Sesena si raggiunge il ponte di Preore sul Sarca, poi si passa sulla nuova passerella fatta di acciaio e di legno, verso Ragoli. Dalla frazione di Pez si può allungare la pedalata e risalire verso Coltura e percorrere la strada poco trafficata e panoramica che porta a Stenico e al suo Castello. Lungo il tragitto si supera il bivio per la Val D’Algone, uno dei principali ingressi del gruppo Brenta, percorribile anche in mountain bike, e poco prima dell’abitato si può ammirare la spumeggiante cascata del Rio Bianco.

Ulteriori info su www.visittrentino.it

 

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