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Lago di Ledro, oasi per ciclisti

La pista ciclabile del Lago di Ledro è corta, ma molto interessante e si allaccia a tanti altri itinerari nei monti nei dintorni.
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La pista ciclabile del Lago di Ledro è corta, solo 17 chilometri,  ma molto interessante e si allaccia a tanti altri itinerari nei monti nei dintorni e fa di questa zona un'autentico paradiso per i ciclisti di ogni tipo. Se volete percorrere tutti gli itinerari, una settimana forse non vi basterà.

Il percorso si snoda per 17 chilometri, di cui 12 distribuiti da Molina di Ledro al Lago d’Ampola, e 5 chilometri interamente nella Valle di Concei. Il tempo medio di percorrenza è di 1 ora e 30 minuti. Il dislivello è poco rilevante: è di circa 92 metri in direzione est ovest.

Per gli escursionisti bresciani, (la nostra provincia è davvero vicina) possibilità di parcheggio in prossimità della sede del Museo Palafitticolo a Molina di Ledro, dove inizia la pista ciclopedonale. In tutti i periodi dell'anno, aggiungendo un euro al prezzo del biglietto è possibile imbarcare la propria bicicletta sui mezzi pubblici.

La pista ciclopedonale parte dall’abitato di Molina di Ledro, in prossimità della sede del Museo Palafitticolo, e percorre la strada panoramica a traffico promiscuo che costeggia la sponda meridionale del lago, portandosi verso la località Dos de Pur. Qui si abbandona la strada asfaltata per imboccare sulla destra una stradina con fondo in sterrato che si tuffa nel bosco. Il sentiero naturalistico, molto frequentato anche da pedoni, s’immette nuovamente sulla viabilità comunale a ridosso del circolo velico di Pieve di Ledro. Sulle stradine esistenti si raggiunge il ponte sul torrente Massangla, sul cui argine sinistro verrà ultimata la pista protetta. Il tracciato risale dal corso del torrente e poi, recuperando stradine esistenti collegate da tratti e ponticelli, si mantiene sul fondovalle tra campagne e prati, lambendo l’abitato di Bezzecca, da dove si dipartirà la pista verso l’abitato di Concei.

Proseguendo si raggiunge la località di Santa Lucia, in nome della solitaria chiesetta riccamente affrescata e del parco attrezzato lungo il torrente Assat, dove è piacevole concedersi una sosta. Con un nuovo ponte si raggiunge l’altra sponda, passando attraverso i prati sopra l’area artigianale di Tiarno di Sotto, paese seguito dall'abitato di Tiarno di Sopra. Si raggiunge infine il laghetto d’Ampola, oggi biotopo e meta finale della pista. Appositi pontili, punti di osservazione, bacheche guidano il visitatore in questi particolari ambienti naturali, descrivendone le peculiarità.

Fra i punti di interesse lungo l'itinerario vi segnaliamo il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, a Molina di Ledro, il Laboratorio farmaceutico Foletto, che contiene le attrezzature utilizzate un tempo nella preparazione dei medicamenti e materiali sanitari.

Nella frazione di Prè, di particolare interesse storico è la fucina dei Ciauroi, edificio testimonianza del faticoso lavoro dei chiodi da scarpa, che è stata l’unica fonte di reddito degli abitanti della zona per decenni.

E infine il Lago d’Ampola, piccolo specchio di 400 metri di lunghezza e 150 di larghezza, riceve le acque da numerosi ruscelli e ricambia con il suo emissario, il Torrente Palvico. La passeggiata che lo costeggia, contrassegnata da tabelle didattiche, offre anche un centro visitatori che illustra i mutamenti del lago nei suoi aspetti storici e naturalistici.

Proseguendo lungo la S.S. 240 in direzione di Storo, si può raggiungere la Cascata del Palvico, affascinante per le diverse stratificazioni di roccia, alle cui spalle sono visibili i ruderi di quello che fu un importante baluardo austriaco, il Forte Ampola.

La Valle di Ledro è anche il regno dei biker, grazie ad innumerevoli sentieri e stradine che portano gli escursionisti, verso mete davvero suggestive in un ambiente naturale ancora incontaminato.

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