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MAGIC IN THE MOONLIGHT

Regia: Woody Allen. Con: Colin Firth, Emma Stone, Marcia Gay Harden, Hamish Linklater. Genere: commedia.Distribuzione: Warner
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Regia: Woody Allen
Con: Colin Firth, Emma Stone, Marcia Gay Harden, Hamish Linklater  
Genere: commedia
Distribuzione: Warner
Il viaggio in Europa di Woody Allen, avviato nel 2005 dalla Gran Bretagna con l’ottimo “Match point” (e proseguito in calando con “Scoop” e l’opaco “Sogni e delitti”) per poi toccare successivamente la Spagna (“Vicky Cristina Barcelona”), tornare momentaneamente a New York (il piacevole vecchio progetto “Basta che funzioni” e il nuovo e meno felice “Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni”) quindi raggiungere la Francia (“Midnight in Paris”, carino e sopravvalutato), e l’Italia (“To Rome with love”, fallimentare), dopo una nuova parentesi nella Grande Mela (“Blue Jasmine” amabilmente pessimista) con questo film, ora in dvd e in blu ray, ha fatto tappa sulla Costa Azzurra. Non però quella di oggi, ma del 1928, in una società da Anni ruggenti e charleston, benestante e fru-fru, fra lussuose ville, serate danzanti e carinerie, dimentico dei drammi che hanno sconvolto e stanno sconvolgendo la Germania e non presago dei futuri mutamenti politici internazionali. È appunto lì giunge Colin Firth, conosciuto sui palcoscenici mondiali come il cinese Wei Ling Soo, il più celebre prestigiatore del suo tempo, un inglese scorbutico e arrogante che non crede nello spiritismo e ama smascherare ignominiosamente affermano di essere in contatto con i defunti. Il motivo è che era stato invitato da un amico, ospite di una ricca famiglia, per mettere alla prova del suo acume nello scoprire i trucchi, anche i più raffinati, la giovane e bella medium Emma Stone, verso la quale gli anfitrioni nutrono grande considerazione. Convinto di far finire presto la di lei truffa, Firth si presenta spacciandosi per un uomo d’affari, ma con suo stupore e disagio la Stone traccia un suo ritratto psicologico molto aderente a quello reale, vede in lui rimandi alla Cina e così via: e se fosse davvero in possesso di qualità superiori? Di più, ovvio, non va detto. Nelle sue recensioni di film a fumetti su “Ciak”, Stefano Disegni si è divertito a fare a pezzi questo film mostrandolo frutto di un Woody Allen decotto nell’ingegno di un tempo che cerca occasioni turistiche e giovani star in ascesa, non più inventivo e lucidamente graffiante e qui vittima di “romanticume”. Stroncature accentuate dal bisogno di far satira, certo, però è vero che Allen non è da qualche anno il grande regista di un tempo e si siede sugli allori strameritatamente guadagnati: insomma, “Magic in the moonlight” non va oltre la simpatica commedia brillante che si vede volentieri e con due eccellenti protagonisti, non aggiunge nulla alla visione pessimistica del mondo di Allen, casomai la tinge un po’ di rosa… Extra di dvd e blu ray il making “Behind the magic” e la passerella sul Red carpet per la prima di  Los Angeles.

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