Storie

GRACE DI MONACO

Regia: Olivier Dahan Con: Nicole Kidman, Tim Roth, Frank Langella, Paz Vega, Parker Posey Genere: biografico Distribuzione: Lucky Red
AA

Regia: Olivier Dahan
Con: Nicole Kidman, Tim Roth, Frank Langella, Paz Vega, Parker Posey
Genere: biografico
Distribuzione: Lucky Red
Le incomprensibili vie del favore del pubblico… Si può giustificare anche così la parabola di Olivier Dahan, il regista francese di due biopic cinematografici dalla diversa accoglienza: il (sopravvalutato) “La vie en rose” su Edith Piaf che ha fruttato a Marion Cotillard l’Oscar da protagonista; il (sottovalutato) “Grace di Monaco”, ora disponibile in dvd e in blu ray, che avrebbe dovuto ridare smalto alla fama un po’ appannata dal botox e dai gossip di Nicole Kidman e che, avversato sin dalla nascita da eredi e familiari della Principessa di Monaco, già dalla sua prima apparizione a Cannes nel maggio scorso, dove ha inaugurato fuori concorso il Festival, è invece finito brutalmente maltrattato. D’accordo, non si può dare tutta la colpa al pubblico dell’indifferenza con cui il film è stato accolto in sala, complice anche la campagna negativa di quella parte di stampa gossip che nelle vicende spesso affatto edificanti dei reali o presunti tali monegaschi ci sguazza a più non posso. Ci sono pure le eccessive ambizioni di Dahan che ha voluto realizzare “un’opera 'di finzione ispirata a fatti reali” senza averne il giusto spessore storico, con attori, la Kidman a parte, non sempre all’altezza dei ruoli come lo spaesato e non carismatico Ranieri di Tim Roth, o fra i tanti personaggi scomodati, la troppo bella Callas di Paz Vega, gli  irruviditi Onassis di Robert Lindsay e il De Gaulle di André Pevern. Il fatto è che il film anziché aggiungere ulteriore luce a Grace di Monaco, l’attrice finita principessa, smaschera – tra finzione, ma anche realtà - che quella che era stata venduta come favola, favola non era affatto. Ranieri III aveva bisogno di una moglie che gli desse eredi affinché il Principato, alla sua morte, non tornasse alla Francia e cosa c’era di meglio per moglie di una bellissima e brava attrice che aveva incantato le platee con il suo fascino glaciale (“ghiaccio bollente” la definiva Hitchcock)? Con tali prodromi a rivelarsi, ecco la storia che parte nel 1962, sei anni dopo le nozze, quando Grace ha due figli e, fra intrighi , incombenze di corte e trascuratezze del consorte,  sente la nostalgia del set e arriva proprio “Hitch” a proporle il grande ritorno come frigida cleptomane di “Marnie” mentre De Gaulle, con la Francia prostrata economicamente dal conflitto algerino, mira a introitare le ricchezze dello staterello paradiso fiscale per evasori, approfittando pure della complicità (lo mostra il film, ed è chiaro che tra i discendenti qualcuno si adiri) della sorella maggiore del sovrano è pronta a patteggiare con “il nemico francese” per diventare reggente al posto del fratello. E qui Grace-Kidman dovrà pure agire da detective, salverà trono e matrimonio rinunciando a Hollywood per poi inventarsi la spettacolare soluzione al Gran Ballo della Croce Rossa, evento internazionale e topico del Principato. Però quello che doveva essere il film che esaltava il sacrificio di Grace, la scelta, sia pure ricca, della famiglia anziché della carriera, la sua fede e fiducia di cattolica non si a riuscito a farlo, disperdendosi in vari rivoli minori. Al punto che lo stesso personaggio della principessa appare come lontano,  non riesce ad essere carismatico nonostante l’impegno della Kidman che recupera qualità interpretative che sembravano accantonate e che si offre a tantissimi primi piani che sembrano volerle scrutare dentro. Film più ambizioso che riuscito, ma non indegno di visione. Buona la qualità del dvd, ottima quella del blu ray; unico extra il trailer.

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