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Per la Gdf evasori come mafiosi: clarense sorvegliato speciale

E’ un imprenditore edile di Chiari di 47 anni il primo bresciano cui è stata applicata la sorveglianza speciale
GDF, SORVEGLIANZA SPECIALE
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E’ un imprenditore edile di Chiari di 47 anni il primo bresciano cui è stata applicata la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza come soggetto fiscalmente pericoloso. Una misura prevista dalla legislazione antimafia e che in occasione del bilancio operativo 2015 il comandante provinciale, colonnello Giuseppe Arbore, aveva dichiarato di voler utilizzare anche contro i criminali finanziari.

La vicenda risale all’inizio di gennaio ma solo nelle scorse ore il Tribunale ha accolto la richiesta di misura preventiva formalizzata dalla Procura. E per Brescia è la prima volta in materia di reati fiscali.

I fatti risalgono all’inizio di gennaio: l’uomo era stato agganciato dalle fiamme gialle al casello di Brescia Est quando stava parlando con un 36enne bolognese. Era destinato a lui secondo gli investigatori il panettone con dentro 250mila euro in contanti che l’uomo emiliano aveva in auto.   

A quel punto erano scattati gli accertamenti che avevano portato a scoprire, nella cantina della sua casa di Chiari, 1milione e 200mila euro nascosti sotto la lavatrice. Nelle settimane successive era stato sequestrato un altro milione e mezzo di euro in depositi bancari oltre ad un gioiello del valore di circa 9mila euro. Con la prosecuzione delle indagini è stato anche accertato che l’imprenditore avesse evaso al fisco oltre 300mila euro.

Oggi il tribunale ha disposto quindi che il sequestro diventi confisca e che siano applicate le misure della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza della durata di un anno: in questo caso si tratta di un obbligo di residenza.

 

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