Bassa

Migranti, multe fino a 5mila euro a chi non comunica nuovi arrivi

L’atto del primo cittadino Spagnoli segue le linee guida della Lega Nord in materia di accoglienza
In fila. Migranti in attesa di sapere dove saranno destinati
In fila. Migranti in attesa di sapere dove saranno destinati
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«Comunicare l’immigrazione per poterla gestire». È questo il concetto alla base di un’ordinanza pensata e ideata dalla Lega Nord. Il provvedimento che il Carroccio sta sponsorizzando non solo fra i suoi iscritti, ma anche fra le Amministrazioni di colore politico differente, impone ai soggetti privati e alle cooperative che vogliono ospitare i richiedenti asilo attraverso la stipula di contratti con la Prefettura di avvertire tempestivamente il Comune.

Nella nostra provincia la prima Amministrazione comunale ad aver accolto l’indicazione del partito di Salvini è stata quella di Capriano del Colle. Il sindaco Edoardo Spagnoli, pochi giorni fa, ha infatti sottoscritto «l’ordinanza anti-business».

«Questo provvedimento permette di avere il controllo sulla gestione dei profughi sul territorio - spiega il primo cittadino di Capriano -. Attualmente il nostro Comune non presenta ancora questo tipo di situazioni, ma fino alla settimana scorsa se una cooperativa avesse deciso di prendersi in carico dei richiedenti asilo e sistemarli in alloggi privati, poteva farlo senza dire nulla alle autorità locali. Grazie a questa ordinanza non sarà più così perché sarà obbligatorio informare il sindaco sull’eventuale arrivo di profughi, sul loro numero e sulla loro gestione. In questo modo i sindaci non saranno più all’oscuro di nulla».

L’ordinanza permetterà ai Comuni di effettuare per tempo i dovuti controlli e, in caso di mancata segnalazione, privati e cooperative rischieranno pesanti sanzioni amministrative, multe che potranno arrivare fino a 5mila euro.

«Grazie a questo provvedimento - continua il sindaco Spagnoli - si potrà dare un taglio a quella che è l’accoglienza business dalle pesanti ripercussioni sociali, evitando così il proliferare di episodi incresciosi come gli alloggi fantasma o sovraffollati». Capriano è stato il primo Comune a Brescia ad adottare il provvedimento e l’undicesimo in Lombardia dopo tre Comuni bergamaschi e sette paesi in provincia di Varese. «Non è populismo, ma buon senso» conclude il sindaco.

 

 

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