Bassa

Le potature di Bagnolo vanno alla Corte dei Conti

I Florovivaisti chiedono i danni per gli alberi del paese capitozzati dai volontari
BAGNOLO, ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI PER LE POTATURE SELVAGGE
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Quando i tagli ai bilanci comunali fanno tagliare male gli alberi. È accaduto a Bagnolo Mella, dove, grazie al lavoro di un plotone di volontari, il municipio ha risparmiato 55mila euro per la potatura di diversi alberi del paese, avvenuta tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015. 

I Florovivaisti bresciani e la Società italiana di arboricoltura hanno però denunciato l’intervento alla Corte dei conti, contestando soprattutto le capitozzature, tagli dei rami sopra il punto di intersezione del tronco. Questo tipo di potatura crea stress, deperimento della pianta e scottature, con conseguenti pericoli di rottura e caduta dei rami. Il danno è stimato in 1.400 euro ad esemplare, per un totale di 240mila euro.

I capi d’accusa sono «incremento del rischio di responsabilità da cose in custodia e mancato rispetto delle norme di sicurezza». 

«Il nostro obiettivo - spiega la presidente dei Florovivaisti bresciani Nada Forbici - è sensibilizzare la gente sul valore degli alberi, che mitigano le temperature». 

Il sindaco di Bagnolo Mella, Cristina Almici, ribadisce che le norme di sicurezza sono state rispettate, ma spera che la Corte tenga conto dei risparmi cospicui, 500mila euro, ottenuti negli ultimi quattro anni grazie ai volontari e Isu.

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